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Via alla Brexit: bye bye Londra
Con la consegna della lettera firmata dal Premier inglese Theresa May al al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk con cui la Gran Bretagna notifica l’intenzione di uscire dall’Ue partono, di fatto, le trattative per definire le modalità del divorzio britannico dall’Unione Europea. Si tratta di un percorso lungo e particolarmente complesso, che richiederà nella migliore ipotesi due anni, per stabilire i termini per la Brexit e fissare le linee guida delle nuove relazioni future tra Londra e Bruxelles. In realtà per i prossimi due anni Londra sarà ancora parte integrante dell’Unione europea e Londra potrebbe, volendo, tornare sui suoi passi e revocare il suo appello all’art. 50 del Trattato di Lisbona . Questo potrebbe accadere qualora un nuovo Parlamento britannico avesse una maggioranza contraria all’uscita: il percorso inverso dovrebbe passare per un nuovo referendum, ma sembra un ipotesi alquanto improbabile. Per Theresa May si tratta di un momento storico che il Regno Unito che si prepara ad affrontare con l’uscita dell’Unione europea aggiungendo che il suo obiettivo per il post-Brexit è “una profonda e speciale partnership” con Bruxelles. Nel frattempo il primo ministro inglese dovrà fare i conti anche con il fronte interno perchè il parlamento scozzese ha votato in maggioranza a favore della richiesta di un referendum bis sulla secessione da Londra in risposta alla Brexit.