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USA: serial killer degli anni ’70 e ’80 confessa 13 omicidi, condannato ad 11 ergastoli
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Sembra la classica trama di un thriller americano se non fosse tutto maledettamente vero: l’ex agente di polizia Joseph James DeAngelo, soprannominato il Golden State Killer, ha confermato di essere il famigerato assassino e criminale ricercato nello stato americano della California negli anni ’70 e ’80, colpevole di 13 omicidi, oltre 50 stupri e e 100 furti
La Federal Bureau of Investigation (FBI) e le forze dell’ordine locali hanno provato per decenni a catturarlo, offrendo anche un premio di $ 50.000 per la sua cattura, ma solo nell’aprile del 2018, le autorità sono riuscite ad incastrarlo grazie alla prova del DNA.
DeAngelo (74 anni), portato nell’ aula del tribunale di Sacramento, California, su una sedia a rotelle con addosso una tuta da prigione arancione e una copertina, si è limitato a rispondere alle domande del giudice semplicemente con le parole “sì “, ” no ” e “colpevole”.
Il procuratore Amy Holliday ha dichiarato che DeAngelo si è dichiarato colpevole di 13 accuse di omicidio di primo grado al fine di evitare la pena di morte.
DeAngelo è stato, quindi, condannato dallo stato della California a 11 ergastoli consecutivi senza possibilità di rilascio anticipato, l’uomo ha rinunciato al suo diritto di appello.