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Trump d’Arabia: isolare l’Iran e combattere l’estremismo islamico
Il presidente ha affermato di essere portatore di un messaggio di “amicizia, speranza e amore”, in un discorso che contrastava fortemente con la retorica della sua campagna presidenziale, in cui ha continuato a dichiarare che l’Islam odiava l’America.
Per Trump, la lotta contro l’estremismo islamico non è una “battaglia tra le religioni”, ma “una battaglia tra i criminali barbari che cercano di distruggere la vita umana e le persone oneste di tutte le religioni che cercano di proteggerla. E ‘una battaglia tra il bene e male”.
Dopo aver ricordato gli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti e tutte le vittime del terrorismo in Europa, Africa e Asia, Trump ha ricordato che “il 95%” delle persone colpite dall’estremismo sono musulmani.
Per quanto riguarda l’Iran, il presidente americano , in piena sintonia con i padroni di casa, ha invitato i musulmani moderati ad isolare questo paese in quanto responsabile dell’instabilità nella regione.
Pochi minuti prima, infatti, il re Saudita Salman il , aveva indicato l’Iran come la “punta di diamante del terrorismo globale”; Teheran ha aggiunto Salman “sostiene i gruppi terroristici e movimenti (il libanese sciita) Hezbollah, i hutíes (ribelli sciiti in Yemen), Dáesh (acronimo arabo EI, sunnita) Al Qaeda (sunnita) .
Immediata è giunta la replica del ministro degli Esteri iraniano, Mohamed Javad Zarif, che ha risposto alle dichiarazioni di Trump e Salman attaverso il social network Twitter: “L’Iran, che ha appena effettuato regolari elezioni, riceve attacchi dal presidente degli Stati Uniti in quel bastione della democrazia e moderazione”, ha detto il cancelliere, riferendosi ironicamente in Arabia Saudita.
Trump lunedì mattina partirà per Israele, seconda tappa di un tour che lo porterà , anche , nei territori palestinesi, il Vaticano , Bruxelles ed in Sicilia , dove parteciperà ai vertici della NATO e del G7.