La Corte Suprema degli Stati Uniti è chiamata oggi a a decidere su un caso che sta dividendo l’opinione pubblica americana:  può un pasticciere , invocando la sua fede religiosa, rifiutarsi di fare una torta nuziale per una coppia gay?   Il caso ha origini lontane : il 19 luglio 2012  Dave Mullins e Charlie Craig entrano nella pasticceria “Masterpiece Cakeshop”  di Denver per acquistare la torta per il loro matrimonio ma, colpo a sorpresa, il proprietario della pasticceria , alla risposta che quella torta sarebbe stata per loro, si rifiuta di accettare l’ordinazione giustificandosi che mai avrebbe preparato una torta per un matrimonio omosessuale. Il pasticciere, Jack Philips, dal canto suo, sostiene di aver declinato la richiesta con educazione e ha giustificato la sua decisione sulla base della sua fede cristiana.  La coppia di fronte ad una così decisa presa di posizione, mortificata, abbandona il locale . La faccenda si sarebbe fermata lì,  se non fosse stato per un post pubblicato su Facebook dai due sposi. La faccenda, divenuta di dominio pubblico, finisce nelle aule dei tribunali. La coppia chiede giustizia appellandosi ad una  legge dello stato che vieta ogni forma di discriminazione per i locali pubblici. Vinte le prime battaglie nei tribunali statali, la questione è andata avanti  per i  vari gradi di giudizio, fino ad arrivare oggi  alle massima  assise, la Corte Suprema degli Stati Uniti .  “Presentando la denuncia, abbiamo realizzato che non stiamo combattendo solo per noi, ma per tutti coloro che subiscono discriminazione”, sostiene Craig. Il caso su cui la Suprema Corte dovrà pronunciarsi non è per nulla banale perché mette in contrapposizione due diritti fondamentali:  quello della libertà religiosa e quello della non discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale. L’opinione pubblica americana è fortemente divisa chi, invece,  pare abbia  le idee ben chiare esprimendosi a favore del pasticciere è  il personaggio più famoso degli Stati Uniti : Donald Trump.

 

 

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