Tiriolo (CZ): a rischio chiusura la Postazione di Emergenza Territoriale (118)

La Postazione di Emergenza Territoriale (PET) di Tiriolo, importante presidio medico attivo da diversi anni e che assicura servizi sanitari a tutti i comuni del circondario, con un grosso bacino di utenza di oltre ventimila abitanti, è a rischio di chiusura. La Postazione, attivata temporaneamente in via dei Mille, in attesa della messa in sicurezza della sede storica sita nella via per Gimigliano, chiusa per la caduta di un masso, è priva di riscaldamenti, dell’acqua calda e l’energia elettrica spesso si interrompe dal momento che l’utenza ha una bassa potenza. Di conseguenza gli operatori del 118 sono costretti a lavorare in condizioni di enorme disagio, privi dei servizi essenziali, tra l’altro in condizioni climatiche non favorevoli.
Forte è la preoccupazione dei cittadini, e non solo di Tiriolo, che l’Azienda sanitaria provinciale chiuda la postazione in attesa della riattivazione della sede di via per Gimigliano e ciò, secondo tanti, potrebbe comportare la definitiva chiusura della Postazione, dal momento che spesso le soluzioni temporanee diventano definitive.
Tra l’altro, recentemente la stessa Azienda sanitaria ha disposto, a far data dal primo dicembre 2018, il trasferimento di alcuni medici in servizio presso la PET 118 di Tiriolo, presso altre postazioni prossime a Catanzaro. Tale provvedimento motivato per una presunta carenza di medici, ha determinato di fatto la demedicalizzazione della postazione medesima, il che ovviamente significa privare il cittadino-utente della certezza di prestazioni mediche di soccorso appropriate proprio nel momento del maggior bisogno. Per discutere di tale problematica si erano riuniti nei giorni i sindaci del circondario (Gimigliano, Cicala, Amato, Miglierina, San Pietro Apostolo, Serrastretta, Settingiano,Carlopoli e Tiriolo) prendendo posizione sia su questo provvedimento, che sostanzialmente nega il diritto ad una adeguata assistenza sanitaria in caso di emergenza, sia sul Piano di Turnazione delle Postazioni di Continuità assistenziale del Distretto Sanitario di Catanzaro che genera pesanti disagi all’utenza, in prevalenza anziana, costretta a raggiungere, in caso di mancata copertura di un turno presso le Postazioni SPOKE, postazioni HUB distanti e con strade che d’inverno per motivi vari diventano pressoché impercorribili.
Su questi problemi i sindaci hanno chiesto un urgente incontro con i vertici dell’Azienda.
Ma a parte queste problematiche ora, a causa dela non funzionalità dei locali, potrebbe esserci il serio rischio di una totale chiusura della Postazione, il che significherebbe privare completamente del fondamentale servizio di emergenza tutta la vasta utenza del comprensorio, tra l’altro in area montana, con strade che non consentano una rapida mobilità e, quindi, con la possibilità che le ambulanze non arrivino per tempo a soccorrere e trasportare i pazienti.
Per questo la popolazione è preoccupata, temendo il verificarsi di questo evento, e si auspica che l’Amministrazione comunale e, in particolare il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, si adoperino responsabilmente e senza tentennare a risolvere il problema ridando dignità al lavoro degli operatori del 118 e continuando a garantire alla popolazione questo importante presidio a tutela della salute dei cittadini.
Della preoccupazione dei cittadini si è anche fatto portavoce la locale sezione PD ed il gruppo Tiriolo in movimento che hanno diffuso un volantino, facendo voti al Sindaco di intervenire in merito.
Ora si aspetta che chi di dovere si adoperi con tempestività per non vanificare il fondamentale diritto alla salute che la Costituzione garantisce a tutti i cittadini.
L. B.