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Tangentopoli pugliese: l’assessore Giannini , indagato, restituisce le deleghe a Emiliano
A poche ore dall’avviso di garanzia ricevuto, che lo vede coinvolto in un’inchiesta per corruzione, l’esponente del Pd Gianni Giannini, si dimette da assessore ai trasporti e lavori pubblici rimettendo le deleghe nelle mani del presidente Emiliano. Giannini, in una lettera inviata ad Emiliano, si difende dalle accuse: ” Mi si contesta di essere intervenuto a favore di due imprenditori, ricevendo in cambio non meglio specificate “utilità”, fra cui la fornitura di un “salotto” in favore di mia figlia. Si tratta di accuse del tutto infondate. Come credo sia noto, e non solo in Regione, nella mia attività istituzionale non ho mai favorito nessuno, tantomeno per riceverne a mia volta favori o prebende di qualsiasi genere. Sono certo, pertanto, che anche in questo caso sarà rapidamente accertata la correttezza del mio comportamento e, comunque, la mia estraneità a qualsiasi illecito.
Ritengo tuttavia doveroso, conclude, per ovvie considerazioni di opportunità politica, rimettere nelle Tue mani le deleghe a suo tempo conferitemi.
Il presidente Emiliano, che ha deciso di trattenere per sé le deleghe suddette , ha così commentato la lettera di Giannini : “Ringrazio Gianni Giannini per la sensibilità dimostrata, qualità che lo contraddistingue da sempre. Conosco bene la sua competenza e la sua onestà e per questo sono fiducioso che egli saprà dimostrare la sua totale estraneità alle accuse contestate”.