Strage in Siria: si complicano i rapporti tra USA e Russia

 Strage in Siria: si complicano i rapporti tra USA e Russia

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando ai microfoni di Russia Today, ha espresso la posizione del governo russo dopo l’atroce attacco chimico avvenuto in Siria, dichiarando: “La Russia e le sue forze armate continueranno le operazioni per sostenere le azioni anti-terrorismo per liberare il paese, condotte dalle forze armate della Repubblica Araba Siriana”.

Da questa dichiarazione si deduce che il gioco delle alleanze non sia cambiato. Peraltro, i il presidente Russo, Vladimir Putin, ha espresso dubbi sull’identità della persona che ha ordito l’attacco con il sarin, dissentendo dall’opinione pubblica occidentale che, senza che siano state trovate prove, avrebbe individuato in Bashar Al Assad l’autore della strage,

Nel frattempo, Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia hanno elaborato una bozza di risoluzione che dovrebbe essere approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU per esprimere forte condanna  per l’attacco chimico ed obbligare il presidente siriano Bashar al Assad a “cooperare con il meccanismo di inchiesta” delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche, Opac.

Da informazioni divulgate dall’agenzia russa Tass, nella bozza si sarebbe anche previsto che il governo siriano fornisca alle due commissioni di inchiesta, i dati sia sui piani di volo, nonché tutte le informazioni relative alle operazioni aeree, compreso l’accesso immediato alle basi aeree dalle quali sarebbero stati lanciati gli attacchi chimici.

La bozza di risoluzione, condivisa anche dall’Italia, è stata, tuttavia nettamente respinta da Mosca che la ha ritenuta inaccettabile in quanto si baserebbe su rapporti falsi, come false sarebbero le ricostruzioni dei fatti fornite dagli americani e ha definito le accuse “provocatorie”. Da tenere presente che essendo Mosca membro permanente del Consiglio di Sicurezza, dispone del potere di veto. La riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza si, comunque, tenuta e vi ha partecipato l’Alto Rappresentante Onu per il disarmo, Kim Won-Soo, che ha definito la strage come il peggiore attacco in Siria dal 2013. Nel corso della riunione, il vice ambasciatore russo Vladimir Safronkov ha negato la necessità della risoluzione dal momento che Mosca “ha condannato l’uso di armi chimiche in ogni circostanza e affermato che gli autori devono essere ritenuti responsabili”. Gli Stati Uniti, hanno, comunque, attaccato la posizione espressa dalla Russia.

Clima molto teso, pertanto, nel Consiglio di Sicurezza e si attendono gli sviluppi.

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Redazione Tutto Sud News

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