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Spagna: archeologi trovano antiche monete romane grazie all’involontario aiuto di un tasso
Scienziati spagnoli hanno scoperto un set di 209 monete romane in una grotta nel nord del paese, grazie all’involontario aiuto di un tasso 2alla disperata ricerca di cibo.
Le monete, databili tra il III ed il V secolo d.C., sono state rinvenute in una grotta nei pressi del villaggio di Grado, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie e trovate a poche decine di centimetri dalla tana del tasso, pochi mesi dopo il ciclone dell’anno scorso “Filomena”, che aveva portato abbondanti nevicate in gran parte del paese.
I ricercatori ritengono che il manto nevoso abbia costretto il tasso ad intensificare il proprio sforzo di ricerca, induceendo l’animale a scavare in una piccola fessura vicino alla sua tana nella speranza di scoprire bacche o vermi.
Tuttavia il tasso sembra si sia imbattuto, anziché nel cibo, in una pila di monete romane consumate che sono state coniate in città come Costantinopoli e Salonicco, ha detto l’archeologo Alfonso Fanjul Peraza per l’edizione del fine settimana di El País.
La maggior parte di queste monete sono fatte di rame e bronzo.
” Questo è il più grande tesoro di monete romane mai trovato in una grotta nel nord della Spagna “, hanno affermato i ricercatori in uno studio pubblicato di recente. La scoperta rappresenta solo la prima fase del progetto e gli scienziati intendono tornare nell’area per ulteriori ricerche sul campo, ha ribadito Fanjul.
I romani conquistarono la penisola iberica nel 218 a.C. e vi governarono fino all’inizio del V secolo d.C., quando furono cacciati dai Visigoti.
Gli scienziati ipotizzano questo set di monete ritrovato facciano parte di un tesoro più grande che il suo proprietario nascose frettolosamente in una grotta con l’intenzione di tenerlo al sicuro durante un periodo politicamente e socialmente instabile.