UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Shutdown Usa: niente intesa in Senato, cos’è e cosa comporta
Da sabato, i servizi pubblici americani sono in modalità “shutdown”, termine che sta ad indicare la temporanea sospensione delle attività federali per insufficienza di fondi. La situazione attuale è il risultato del mancato accordo tra repubblicani e senatori sul bilancio. Al Senato occorrono 60 voti necessari per il via libera ma non sono arrivati, perché i repubblicani ne possiedono solo 51 e sarebbero serviti i voti favorevoli di almeno una parte dei democratici per impedire la chiusura delle attività federali, Questa paralisi di bilancio, legata a un disaccordo sulla delicata questione dell’immigrazione, si è tradotta nel licenziamento di centinaia di migliaia di impiegati federali. Fervono le trattattative per giungere ad un compromesso che possa portare ad votare un bilancio temporaneo fino all’8 febbraio impegnandosi a risolvere il problema dell’immigrazione il prima possibile. E’ la prima volta che si verifica lo “shutdonw” da quando la Camera dei Rappresentanti e il Senato sono nelle mani dello stesso partito, lultimo “arresto” risale al 2013, sotto l’amministrazione del presidente democratico Barack Obama e durò 16 giorni. Donald Trump , in un tweet, ha proposto un cambiamento delle regole di voto al Senato. In Senato, composto da 100 membri eletti, ci vogliono, in pratica, 60 senatori su 100 per fare qualsiasi cosa , abbassare il tiro da 60 a 51 voti trasformerebbe profondamente il funzionamento del Congresso e la maggioranza dei senatori si opporrà sicuramente a tale iniziativa. Anche la Statua della Libertà ha subito le conseguenze di questo stallo politico in Senato, rimanendo chiusa ai turisti da sabato mattina ma riaprirà lunedì, lo Stato di New York pagherà per gli impiegati federali necessari per riaprire questo monumento vero simbolo dell’America nel mondo.