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Sempre florido il business dell’export di armi, è rimasto pressoché invariato negli ultimi 5 anni
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Redazione Tutto Sud News
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Si predica la pace ma si continua a fare affari d’oro vendendo armi: sempre stabile, infatti, l’export di armi a livello globale nel quinquennio 2015-2020 rispetto a quello precedente (2011-2016), lo rivela un rapporto dell’International Peace Research Institute (SIPRI) con sede a Stoccolma.
L’aumento delle esportazioni di armi da Stati Uniti, Francia e Germania è stato compensato da un calo delle esportazioni da Russia e Cina.
Luogo di destinazione preferito il Medio Oriente che ha visto un un aumento significativo delle esportazioni: ad esempio, in Qatar sono aumentate del 361%, in Egitto al 136% e in Arabia Saudita del 61%, secondo quanto rivela il rapporto SIPRI.
Gli Stati Uniti , paese da sempre innnamorato delle armi, continua ad essere il più grande esportatore di armi e hanno persino aumentato la loro quota di esportazioni globali dal 32% nel 2011-2015 al 37% nei seguenti cinque anni. In totale, gli Stati Uniti hanno fornito armi a 96 stati.
Quasi la metà (47%), a riprova del perchè quell’area geografica sia ad alto tasso di conflittualità, è andata, naturalmente, in Medio Oriente, soprattutto in Arabia Saudita.
Una crescita significativa del 44% è stata registrata anche in Francia, che è il terzo esportatore di armi al mondo (la sua quota è dell’8,2%). La maggior parte delle esportazioni francesi (59%) è andata in India, Egitto e Qatar.
La Germania, il quarto più grande esportatore di armi al mondo (5,5% del commercio globale), ha registrato una crescita delle esportazioni del 21%. Il paese ha esportato la maggior parte delle armi in Corea del Sud, Algeria ed Egitto.
Al contrario, la Russia, che rappresenta il 20% delle esportazioni mondiali di armi, ha visto un calo delle esportazioni del 22% rispetto al 2011-2016. Circa il 90% del calo è stato causato da un calo degli ordini dall’India.
Le esportazioni dalla Cina, il quinto più grande esportatore di armi, sono diminuite del 7,8% tra il 2015 e il 2020. Principali paesi Pakistan, Bangladesh e Algeria.
