San Gennaro ha ripetuto il miracolo, ora tocca ai napoletani fare di più
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Foto LaPresse – Marco Cantile Napoli, 19/09/2016 Cronaca Si ripete il miracolo di San Gennaro. Il sangue del santo, patrono di Napoli, contenuto nell’ampolla si scioglie appena il cardinale Sepe la prende dalla cappella del tesoro. Nella foto: il cardinale mostra l’ampolla con il sangue di San Gennaro e comunica l’avvenuto miracolo, la liquefazione del sanguePhoto Marco Cantile – LaPresseNaples 19/09/16newsSan Gennaro’s miracle in the dome of Naplesin the pic: moment of the event
Il miracolo di S.Gennaro, mai come quest’oggi si è ripetuto puntualmente per la gioia dei napoletani che hanno affolato il Duomo già dalle prime ora del mattino. Alle 10 il Cardinale Crescenzio Sepe ha dato l’annuncio che il sangue si era liquefatto precisando :“Quando ho aperto la cassaforte, il sangue si era già sciolto”. Tutti felici e contenti , grande applauso, il Santo, con il ripetersi del miracolo ha fatto il suo dovere, ha mandato l’ennesimo messaggio di amore verso la città, ora tocca ai napoletani dimostrare di essere degni di tanto affetto , almeno quella parte di napoletani che pur essendo minoritaria , riesce a sporcare l’immagine di una città bella, vitale e, sotto certi aspetti, unica al mondo. Il Cardinale Sepe nella sua omelia, ha giustamente ricordato alla popolazione di rivolgere la propria attenzione “al rifugiato, all’immigrato, allo straniero, al diverso”. Sarebbe una bella cosa se Napoli ed i napoletani facessero di più e , in un Italia attraversata da un decadimento morale preoccupante , che sta facendo giornalmente i conti con episodi di violenza sulle donne, i bambini e la gente indifesa, fosse la prima a dare un segnale forte di ripresa , mettesse in campo una vera e propria rivoluzione morale da essere di esempio per tutto il paese , contagiandolo in positivo . Perchè i napoletani hanno nel proprio “dna” qualità che da sempre l’hanno reso speciale, unico e capace di superare ogni tipo di difficoltà : nel caso non dovesse farcela, ci pensa San Gennaro.