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Rapporto OMS: nell’Africa subsahariana ci saranno più vittime di malaria che di coronavirus
Le morti per malaria nell’Africa sub-sahariana supereranno di gran lunga il numero di vittime del COVID-19 poiché la pandemia da coronavirus interrompe i servizi per combattere questa malattia infettiva trasmessa dalle zanzare. Lo ha affermato nella sua relazione annuale sulla malaria lunedì l’Organizzazione mondiale della sanità.
Secondo quanto affermato nel rapporto dell’OMS, la malaria ha ucciso più di 409.000 persone in tutto il mondo lo scorso anno, per lo più bambini piccoli nelle parti più povere dell’Africa e la pandemia da coronavirus porterà quasi sicuramente ad un aumento delle vittime della malaria quest’anno.
Pedro Alsonso, direttore del Programma contro la malaria dell’OMS, ha detto ai giornalisti che l’aumento potrebbe oscillare tra 20.000 e 100.000 morti nell’Africa subsahariana rispetto agli anni precedenti ed è molto probabile che sarà superiore alla mortalità derivata da COVID.
A causa della continua trasmissione della malaria da parte delle zanzare in molte parti del mondo, metà della popolazione mondiale è a rischio di infezione e la malattia uccide ancora una media di un bambino ogni due minuti. Tuttavia, il fulcro del finanziamento e dell’attenzione si è spostato altrove, aumentando la probabilità di morti infantili prevenibili.
Peter Sands, direttore esecutivo del Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, ha definito estremamente realistiche le conclusioni del rapporto dell’OMS: “Il mondo della salute globale, i media e la politica sono sopraffatti dal COVID … eppure prestiamo pochissima attenzione alla malattia, che continua a uccidere più di 400.000 persone ogni anno, per lo più bambini”, ha detto ai giornalisti durante il briefing. “questa è una malattia di cui sappiamo come sbarazzarci, quindi è una scelta non farlo”, ha aggiunto Sands.