Opzione donna, proroga al 2018: il Governo risponde picche

Opzione donna: alla tanto attesa proroga al 2018, richiesta con ben quattro interrogazioni parlamentari, la risposta del Governo è stata negativa.
Pertanto, al momento, non ci sarà la proroga fino al prossimo anno della pensione anticipata per le lavoratrici che da tempo reclamano, organizzando cortei e manifestazioni, l’allungamento del beneficio alle nate fino al 1961.
Il Ministero del Lavoro ha reso noto che “una eventuale estensione del beneficio non può prescindere da un intervento normativo, per il quale è necessario reperire la relativa copertura finanziaria”.
La nota è stata resa pubblica dalla senatrice Alessandra Bencini, del Gruppo misto (Italia dei Valori) che era stata firmataria di una delle interrogazioni. Nella nota si specifica che gli stanziamenti precedenti non possono essere utilizzati al momento. Prima, infatti, è necessario che l’intera platea delle beneficiarie usufruisca di questi benefici e un eventuale risparmio dovrebbe poter essere certificato solo quando si sarà consumato il diritto all’esercizio dell’opzione da parte di tutti i potenziali beneficiari.
Grande la delusione delle lavoratrici, ma non si sono fatte attendere le loro reazioni, in particolare di quelle appartenenti al gruppo “Opzione Donna Proroga 2018”, che paventano ulteriori azioni e manifestazioni per ottenere la tanto attesa proroga.
Già l’11 maggio le componenti del Gruppo Opzione Donna Proroga 2018, hanno annunciato che saranno presenti alla manifestazione che si terrà davanti a Montecitorio il prossimo 11 maggio scendendo in piazza con i lavoratori precoci per quota 41.
L.B.