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Piattaforma Rousseau: il voto “Sì” dei cinque stelle apre la strada al governo Draghi
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I militanti del Movimento 5 Stelle hanno votato giovedì a favore di un’ampia coalizione di governo guidata dal Primo Ministro designato Mario Draghi, aprendo la strada alla creazione di un nuovo governo che avrà il compito di guidare il paese fino alla fine di questa legislatura.
La maggioranza raggiunta con il 59,3% dei voti dimostra però quanto sia ampio il dissenso all’interno del movimento, nato per protestare contro la corruzione della vecchia classe politica, un tempo ferocemente anti-establishment ed ora costretto a sostenere un governo istituzionale guidato dall’ex capo della Banca centrale europea.
Più della metà dei sostenitori, che hanno preso parte al voto, ha risposto positivamente come atto di fede in risposta alla chiamata di Grillo e dei principali leader del partito a sostenere l’amministrazione Draghi mal digerendo , tuttavia, l’ampia “coalizione di unità nazionale” che includerà alcuni dei loro acerrimi nemici.
Mario Draghi, con molta probabilità, svelerà la sua lista dei ministri a Mattarella venerdì per poi presentare la sua piattaforma politica in parlamento la prossima settimana.
L’ampio consenso ottenuto anche dall’opposizione di centrodestra, compreso l’appoggio a sorpresa dell’ultimo minuto della Lega di Matteo Salvini, dovrebbe consentire a Draghi di conquistare agevolmente i voti di fiducia in entrambe le Camere, nonostante il rischio che alcuni dissidenti del Movimento Cinque Stelle possano votare a sfavore.
A dimostrazione della profonda frattura all’interno dei 5stelle, uno dei suoi leader fondatori, Alessandro Di Battista, ha annunciato su Facebook che lascerà il movimento.