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Peschereccio nordafricano non risponde all’alt della GdF, abbordato e sequestrato per pesca illegale in acque territoriali italiane
Una motovedetta della Guardia di Finanza di ronda a Lampedusa è stata costretta prima a speronare ed in seguito ad abbordare un peschereccio tunisino in attività di pesca in acque nazionali, che non si è fermato all’alt dei militari.
Sono stati lunghi attimi di tensione: di fronte al tentativo di fuga del peschereccio è scaturito un inseguimento durato alcune ore e filmato da velivoli del Comando Operativo Aeronavale e dell’Agenzia Europea Frontex, nonostante l’esplosione di alcuni colpi a scopo intimidatorio da parte dell’unità maggiore, il peschereccio non solo non consentiva l’abbordaggio, ma metteva in atto una serie di manovre elusive tali da mettere in pericolo l’incolumità degli stessi militari che cercavano di salire.
Al termine dell’estenuante inseguimento, la perizia marinaresca dei miliari operanti consentiva l’abbordaggio dell’unità e il suo trasferimento presso il porto di Lampedusa dove, eseguite le operazioni di PG ed informata l’Autorità Giudiziaria, veniva tratto in arresto il Comandante del motopesca e sequestrate le reti illecitamente utilizzate.