UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Passa alla Camera la legge che obbliga di indicare in etichetta l’origine dei prodotti alimentari
Nella seduta di giovedì 7 febbraio, la Camera dei Deputati, ha approvato in via definitiva il cd. Decreto Semplificazioni, che prevede, tra le altre cose, l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Con questo strumento s’intende valorizzare la produzione agroalimentare nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy. La norma intende superare il comportamento , fin qui contradditorio dell’Ue, che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. Il nuovo dispositivo legislativo si pone l’obiettivo di dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro. Sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme che vanno da 2mila a 16mila euro, salvo che il fatto costituisca reato. C’è ancora molto da fare ma si tratta certamente di un passo importante a garanzia di un consumo consapevole. Esprime grande soddisfazione il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo il voto di fiducia alla Camera sul Dl Semplificazioni : “E’ una nostra grande vittoria con l’Italia che si pone oggi all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori” e ringrazia per il sostegno e l’impegno il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ed i parlamentari che hanno creduto in questa battaglia di civiltà.