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Coronavirus, numeri del contagio mondiale da incubo: superato oltre 1 milione di casi
Iniziano a far paura i numeri del contagio mondiale da Coronavirus: superata quella che viene comunemente definita “soglia psicologica” di un milione di pazienti! Il numero dei decessi è salito 52.000.
La pandemia esplode letteralmente negli Stati Uniti, che macina numeri da incubo: 1.169 morti in 24 ore, con un aumento di un terzo rispetto al giorno precedente.
Anche se in numeri assoluti, questo è il record giornaliero più alto mai registrato in un paese dall’inizio della pandemia, rimane all’ Italia, purtroppo, il record di decessi in sole 24 ore (969 registrato il 27 marzo) se rapportati ad una popolazione cinque volte inferiore a quella degli Stati Uniti.
Se l’Europa è il continente più colpito, gli Stati Uniti stanno, ormai, per diventare il nuovo epicentro della pandemia, con un quarto dei casi registrati.
La triste graduatoria vede gli USA ormai come il paese più colpito con 240.395 casi e 5808 persone che hanno perso la vita; seguito dall’Italia con 115.242 infetti e 13.915 deceduti e la Spagna con 112.065 infezioni e 10.348 morti.
In Europa i paesi europei più colpiti dal virus vedono, purtroppo, in testa l’Italia e la Spagna, seguita dalla Francia con quasi 60.000 casi e 4.503 decessi, nonché la Gran Bretagna, dove 33.718 persone sono state infettate e 2.921 hanno perso vita.
La Germania è il terzo paese europeo con il più alto numero di infezioni, ma con il tasso di mortalità più basso rispetto ai suoi vicini, in parte a causa del fatto, secondo l’analisi del Robert Koch Institute (RKI) tedesco. che i test sono iniziati in una fase iniziale dell’epidemia, che ha permesso di identificare molti casi lievi.
In Russia la settimana di ferie fino al 5 aprile concessa dal presidente russo Vladimir Putin, per dare la possibilità di restare a casa ha sortito l’effetto contrario: nel weekend successivo all’annuncio i parchi di Mosca si son riempiti di persone che, addirittura, facevano grigliate. In seguito a ciò Putin ha scelto di lasciare alle autorità regionali il potere di fissare le condizioni di autoisolamento.
La carenza di attrezzature mediche inizia a farsi sentire e le tensioni tra i paesi aumentano: alcuni politici francesi hanno lanciato accuse agli americani di “offerte” per acquistare consegne di maschere protettive fabbricate in Cina e ordinate dalla Francia. Washington si è difesa denunciando queste accuse come “completamente false”.
Si spera che insieme alla guerra contro il Coronavirus non si sviluppi anche una guerra commerciale parallela di accaparramento di attrezzature medicali.
D.G.