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Napoli: Domani sera la Galleria Borbonica a “Freedom-Oltre il Confine” di Roberto Giacobbo su Rete4
Protagonista del nuovo programma di Roberto Giacobbo, “Freedom – Oltre il confine”, in onda giovedì 31 gennaio su Rete 4 alle ore 21,25, sarà una Napoli diversa, misteriosa, quella del sottosuolo, dei tanti cunicoli sotterranei della Galleria Borbonica.
Le telecamere di “Freedoom”, giunto alla settima puntata, mostreranno un volto inedito di Napoli che nel suo sottosuolo nasconde una delle città sotterranee più grandi del mondo.
Roberto Giacobbo esplorerà la rete di cunicoli collegata alla Galleria Borbonica fatta di antiche cave, immense cisterne e rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale. Un percorso nel tufo e nella storia che riassume molte pagine del passato di Napoli: dalle cave greche all’acquedotto seicentesco, dai ricoveri anti-aerei fino al deposito giudiziario di auto in funzione nel dopoguerra.
Le gallerie sotterranee verranno mostrate attraverso le immagini esclusive registrate da un drone che, per la prima volta, è riuscito a volare nel sottosuolo napoletano nonostante gli spazi ristretti e le interferenze radio che fino ad oggi lo avevano reso impossibile.
La Galleria Borbonica, inoltre, verrà mostrata in tutta la sua vastità e complessità attraverso unaricostruzione 3D realizzata grazie ad un’accurata nuvola di punti eseguita con strumenti laser di ultima generazione. Sarà dunque possibile vedere per la prima volta l’orientamento di tutti i tunnel sotterranei rispetto ai palazzi della zona di Chiaia e di Monte di Dio.
Roberto Giacobbo mostrerà anche le nuove aree ripulite dall’Associazione Borbonica Sotterranea ed il momento in cui il Presidente Gianluca Minin ha forato il pavimento di Palazzo Serra di Cassano per unire il percorso della Galleria a quello del rifugio anti-aereo dell’antico palazzo nobiliare.
Infine il servizio sarà arricchito dalla preziosa testimonianza di una donna che, da bambina, ha vissuto questi ambienti in prima persona per rifugiarsi dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, proprio come all’epoca fece anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.