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Mosul festeggia la liberazione dall’incubo Jihadista, Isis conferma: al-Baghdadi è morto
A Mosul si festeggia la liberazione della città dall’oppressione Jihadista; il rappresentante delle Nazioni Unite in Iraq, Ján Kubis, si è congratulato con il governo e il popolo iracheno per la sconfitta del gruppo jihadista (EI) ed ha osservato che “si è concluso un incubo di tre anni” vissuto i suoi abitanti .
In un comunicato, il capo della missione delle Nazioni Unite per l’Iraq (UNAMI) ha detto che “questa vittoria offre una grande opportunità per l’Iraq di diventare , di nuovo, forte e unita”.
Il costo della vittoria, però, è stato enorme: gran parte di Mosul è in rovina e migliaia di persone sono morte e ferite.
Nella città vecchia di Mosul, tra le rovine degli edifici ed automobili bruciate , le forze di sicurezza stanno ancora cercando i combattenti rimanenti dell’Isis, quei gruppi che, ancora, si nascondono nei rifugi.
Dall’inizio dell’operazione di Mosul nel mese di ottobre, secondo le Nazioni Unite, 920.000 persone sono fuggite dalle loro case e solo una piccola percentuale è rientrata.
Nel frattempo, l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ha dichiarato di avere informazioni provenienti dai leader di IS che confermano la morte del Califfo al Baghdadi.
La notizia sarebbe stata diffusa dalla tv irachena Alsumaria, secondo la quale i jihadisti dell’Isis avrebbero diffuso un breve comunicato che annuncia la morte del califfo e l’imminente rivelazione del nuovo califfo.
Il Pentagono, cauto, non conferma ma, se così fosse, la morte di al Baghdadi sarebbe un altro colpo duro per l’Isis dopo la sconfitta e la fuga da Mosul.