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Morto lo scrittore cileno Luis Sepúlveda vittima del COVID-19
Lo scrittore, sceneggiatore e regista cileno Luis Sepúlveda, è morto questo giovedì all’età di 70 anni in un ospedale di Oviedo dove era ricoverato in gravi condizioni dal 29 febbraio a causa di una polmonite associata al coronavirus.
Sepulveda era ricoverato in ospedale dalla fine di febbraio a Oviedo, nelle Asturie (nord), dove viveva. Aveva manifestato i sintomi della malattia dopo essere tornato da un festival letterario in Portogallo.
Il personale medico ed infermieristico ha fatto di tutto per salvargli la vita ma gli sforzi sono risultati vani.
Nato in Cile nell’ottobre del 1949 a Ovalle, a nord della capitale Santiago, sin da giovane aveva militato tra i comunisti e poi in un ramo del Partito socialista.
Ciò che gli era costato l’arresto ed il carcere nel 1973 da parte del regime del generale Augusto Pinochet.
Dopo due anni e mezzo di reclusione, la sua pena viene commutata in esilio, cosa che gli permette di lasciare il Cile nel 1977 e raggiungere l’Europa.
Sepulveda è stato scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta, regista, autore di venti romanzi, cronache, storie, racconti e favole per bambini tradotti in più di cinquanta paesi tra cui spiccano il suo bestseller “Il vecchio che legge romanzi rosa ” e “Storia di una gabianella e del gatto che le insegnò a volare”.