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Minacce alla giornalista Alessia Candito: la reazione e la solidarietà del mondo del giornalismo, le dichiarazioni di Donatella Argirò
La giornalista Alessia Candito del gruppo Editoriale LaC, nonché corrispondente delle testate nazionali Repubblica e dell’Espresso Alessia Candito è stata vittima di vergognosi insulti e minacce su Facebook dopo la pubblicazione, il 2 settembre, sul sito di Repubblica di un suo articolo dal titolo” Elezioni: nostalgici del Ventennio e cultori del nazismo, una squadra di fascisti in corsa a Reggio Calabria” sui candidati alle elezioni amministrative per il Comune di Reggio Calabria. Nell’articolo la Candito fa riferimento ad una folta pattuglia di esponenti di formazioni neo-fasciste accolta nelle liste del Centro destra e di una lista civica.
L’autore di questi deplorevoli, pesanti e inaccettabili insulti pubblicati su Facebook è Giuseppe Minnella, capolista Fiamma Tricolore al Comune di Reggio Calabria, che la chiama “scribacchina tossicodipendente”, “penna prezzolata”.
In seguito alla pubblicazione di queste frasi, si è sollevato contro tutto il mondo del giornalismo esprimendo solidarietà alla Candito, valente e apprezzata professionista e rimarcando la condanna di questi comportamenti. “ La violenta reazione – scrive Il Vibonese del gruppo editoriale LaC – non fa altro che mettere in luce l’indole irrimediabilmente fascista di alcuni commentatori che sui social hanno dato pieno sfogo alla loro frustrazione”.
Anche il Comitato di redazione di Repubblica, si è subito schierato con la Candito diffondendo un comunicato:
“Il Comitato di redazione di Repubblica – si legge nel comunicato –esprime piena solidarietà alla collega Alessia Candito, oggetto di minacce e insulti sui social network, dopo il suo articolo sulla massiccia presenza di esponenti neo-fascisti nelle liste per le prossime elezioni amministrative di Reggio Calabria. Repubblica e i suoi giornalisti non si lasceranno intimidire né condizionare, ma continueranno come sempre a raccontare notizie e storie. Perché anche la libertà e l’indipendenza del giornalismo misurano la democrazia di un Paese”.
Solidarietà è stata anche manifestata dalla Federazione nazionale della stampa italiana, che «nel condividere la presa di posizione del comitato di redazione del quotidiano Repubblica, si associa alla solidarietà espressa nei confronti della giornalista Alessia Candito, insultata e diffamata dagli squadristi da tastiera per aver fatto il suo dovere e raccontato la presenza di nostalgici del ventennio fascista in alcune delle liste depositate a Reggio Calabria».
Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fns, fanno presente in una nota “Le minacce – fanno presente in una nota i – saranno segnalate all’Osservatorio del Viminale, anche perché alcuni dei manganellatori sono facilmente identificabili e, dunque, immediatamente e doverosamente sanzionabili. Abbiamo infine anticipato ad Alessia Candito la nostra disponibilità ad essere ‘parte civile’ dalla parte sua, dei cronisti minacciati e della Costituzione”.
l’Unci Calabria lo ha definito «Un attacco vergognoso e diffamatorio», , schierandosi a fianco della giornalista insieme al Sindacato giornalisti della Calabria, condannando fermamente il linguaggio e il contenuto delle frasi utilizzate da Minnella.
Significative anche le dichiarazioni di Donatella Argirò, pubblicista, apprezzata funzionaria regionale che si occupa da anni della comunicazione istituzionale del Dipartimento Tutela della salute e politiche sociali, aggiornando e implementando il portale tematico, promuovendo l’ascolto e il coinvolgimento dei cittadini. L’Argirò, che è pure candidata alle prossime elezioni del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, così si è espressa: “Sulla vicenda delle minacce alla collega Alessia Candido, come candidata al Consiglio regionale dei giornalisti della Calabria intendo esprimere la mia piena e totale solidarietà. La libertà di comunicazione, la libertà dei valori della democrazia, non possono essere calpestati da nessuno. Oggi più che mai questa terra ha bisogno di trasparenza, di verità, di lealtà. La comunicazione non può essere manovrata o manipolata bisogna dare a tutti una opportunità, quella di essere liberi di potersi esprimere. Nel meraviglioso articolo 21 della Costituzione, i padri fondatori hanno espresso un concetto: la verità, la libertà sono un patrimonio esclusivo di tutti i cittadini liberi di questa terra. Come donna e al di là di ogni schieramento politico, voglio esprimere la mia piena solidarietà alla collega per quanto ha fatto in tutti questi anni e per le battaglie portate avanti nelle sue inchieste. Concludo con un appello: che la campagna elettorale per queste elezioni comunali nella Città di Reggio Calabria sia limpida trasparente e democratica, lasciando le persone libere di potersi esprimere ma non di soffocare un principio, quello della Libertà individuale di ogni essere umano”.
Anche la nostra Redazione intende esprimere la ferma condanna di quanto accaduto, contestando metodi, forme e parole usate, dal momento che anche se non si condivide quanto altri scrivono, non si può mai arrivare ad usare simile linguaggio che, oltre a poter configurare ipotesi di reato, offende ingiustamente la persona e lede la libertà di stampa e di opinione, diritti e valori costituzionalmente protetti. Quanto accaduto è anche sintomatico di quanto sia difficile fare giornalismo, e non solo, in questa Calabria. Ma bisogna fermamente reagire.
Pertanto, ci associamo a quanti hanno già espresso la loro solidarietà ad Alessia Candito, ben consapevoli delle sue indusse doti e della sua grande professionalità, invitandola a non demordere e andare diritta per la sua strada con la solita grinta e la sua professionalità.