L’INPS e la dittatura digitale nel caos informatico

 L’INPS e la dittatura digitale nel caos informatico

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera di due nostri lettori.

“In un paese davvero fino in fondo serio, civile e democratico, almeno i Servizi Pubblici di alta responsabilità, dovrebbero garantire ai cittadini un minimo di dignità, di efficienza e di rispetto, …a nome e per conto dello Stato, che hanno il dovere rappresentare! Né si può pensare e si deve pensare, che l’INPS, almeno in Calabria, può continuare a ignorare di essere un Istituto di Previdenza Sociale, che ha l’obbligo etico-morale, legale e culturale, di assumersi anche, o soprattutto le responsabilità dei disagi, dei problemi e dei danni economici, che, direttamente o indirettamente, finiscono, quasi sempre per offendere, profondamente, la fiducia, la pazienza, la bontà e le aspettative dei contribuenti!!!

“I peccati si piangono, i debiti si pagano e i danni si risarciscono”, magari, anche soltanto nella medesima misura in cui si pretendono le tasse e i contributi! Di certo gli Enti Pubblici, non possono e non devono compromettere ulteriormente l’antico, complesso e ambiguo rapporto di Fiducia, fra Pubblica Amministrazione e onesti cittadini, costretti a sopportare ogni grave forma di corruzione e di speculazione economica e finanziaria, che è sotto gli occhi di tutti! Almeno il sacrosanto diritto-dovere alla difesa della dignità, della libertà, della legalità e dell’umana identità, non dovrebbe essere negato mai a nessuno!  …a partire dall’art. 3 della Costituzione e per finire al giusto risarcimento dei danno procurato ingiustamente legge!

Eppure, nonostante l’assurda strategia contemporanea della manipolazione mediatica televisiva, …la stampa, la televisione e i social, non fanno altro che registrare casi di corruzione, scandali, abusi di potere, violenza, aggressività, ingiustizie sociali e diritti negati, di ogni ordine, dimensione, misura e natura! Giustizia lenta, negligenza, complicità, corruzione, omissioni, arroganza, abuso di potere, caos informatico, crisi finanziarie e speculazioni selvagge, perfino davanti all’emergenza della pandemia improvvisa del “corona virus!” Almeno l’interruzione di Pubblico Servizio, …o ancora peggio, l’umana tragedia delle lunghe code all’INPS, per presunte attività improprie, illegalità, errori o omissioni, da parte dell’Ente di Previdenza, non può e non deve poter ulteriormente tollerata! Le Istituzioni, …per prime, non possono e non devono poter venire meno al loro preciso dovere di garantire la tranquillità della gente in difficoltà, per peccati mai commessi! Soprattutto l’INPS, l’Ospedale, l’Ordine Pubblico, i servizi sociali, la P.A., la mediazione, l’intermediazione, la magistratura, l’arbitro, il mercenario, il sindacato, o l’avvocato, del resto, sono soltanto mediatori fra le parti e non certo anche o soprattutto “soci in affari!” …altro che opportunità da non perdere!” (Renzi), …altro che “bisogna avere una grande resilienza!” (Mattarella), …altro che “Equitalia s.p.a., Partecipate, Soget, o comunque arroganti agenzie di recupero crediti, quasi legalizzate, per indurre i cittadini onesti al suicidio fiscale!

Del resto, quando l’INPS, ormai irraggiungibile, inadempiente o addirittura arrogante, aggressivo e pretestuoso, …almeno a Catanzaro, dopo aver costretto l’utente a rivolgersi all’avvocato, per poter pretendere il rispetto della legalità, si permette di ignorare perfino l’obbligo di rispondere e dare conto perfino alla magistratura, allora torna alla mente la famosa frase di A. Einstein “l’uomo intelligente risolve i problemi, il saggio li evita e lo stupido li crea, …ecco perché il mondo è pieno di problemi!!!” Eppure, del complesso e ambiguo rapporto “incestuoso”, fra Agenzia delle Entrate, INPS e le presunte “agenzie di recupero credito” ne aveva svelato i segreti, l’origine, la vera natura, il ruolo e la funzione, la nota trasmissione di Rai-3, “Report”, condotta dall’onestà intellettuale di M. Gabanelli, che, ancora adesso non perde mai nessuna occasione per denunciare volentieri ogni sottile strategia o grave forma di schiavitù e di miopia mentale!””        


Pasquale Talarico

Resp. Pubb. Relaz e Stampa S.L.S.I. sede Calabria

Francesco Di lieto                                                                                               Presid. Reg.le Codacons  Calabria  

           

           

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