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Legge elettorale: Renzi riabbraccia Berlusconi e molla Alfano
Si infittiscono le trattativa tra i maggiori partiti e si fa sempre più reale una forte convergenza verso il sistema elettorale alla tedesca. Anche il segretario del PD , Matteo Renzi, pur confessando di non amare eccessivamente il sistema tedesco, nella sua e-news, riconosce di dover prendere atto dell’indicazione di questo sistema da parte di molti partiti (M5s, Forza Italia, Lega Nord, Sinistra Italiana) e che il suo PD da solo non ha i numeri per portare avanti soluzioni alternative. Ma se sistema elettorale tedesco debba essere, continua Renzi, allora che lo sia in pieno ed abbia, quindi, lo sbarramento del 5% e ci ci siano i nomi sulla scheda. Questo ritorno di fiamma con Silvio Berlusconi e soprattutto l’adozione dello sbarramento del 5% ha , praticamente , messo fuori gioco e condannato all’isolamento Angelino Alfano che non l’ha presa per niente bene ed anche se, apparentemente, ostenta calma e sicurezza ha iniziato a mandare strali velenosi verso il segretario del partito alleato di governo.
Secondo i sondaggi, Ap è nettamente sotto la soglia prevista dal sistema elettorale alla tedesca su cui lavorano i tre partiti maggiori ma Alfano è convinto che il suo partito sarà in grado di superare l’eventuale soglia del 5% ma avverte che andare al voto anticipato, come vogliono Pd, Forza Italia e M5s, costerebbe miliardi all’economia italiana:”Non è una questione di soglia, perché ci uniremo ad altri e supereremo il 5%”, ha detto oggi Alfano a margine di una conferenza alla Farnesina.”Non capisco l’impazienza del Pd di portare l’Italia alle urne tre o quattro mesi prima: questa impazienza ha un costo salatissimo… miliardi di euro”, ha concluso il ministro.