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Lecce: al via il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, per una città accessibile
Sono state presentate in conferenza stampa le azioni programmate dall’Amministrazione comunale di Lecce per la redazione del PEBA, Piano di Eliminazione delle barriere Architettoniche, uno strumento di pianificazione di interventi finalizzati a migliorare i livelli di accessibilità degli edifici prima e degli spazi pubblici poi.
I PEBA – introdotti nel 1986, con l’articolo 32 della legge n. 41, e integrati con l’articolo 24 della legge 104 del 1992 che ne ha esteso l’ambito agli spazi urbani – sono lo strumento individuato dalla nostra normativa per monitorare e superare le barriere architettoniche che insistono sui territori.
Al fine di dotarsi di un Piano adeguato e di rendere la città più accessibile, il Comune di Lecce ha istituito una struttura tecnico-operativa presso il settore Lavori Pubblici – L’Ufficio PEBA – che avrà il compito di guidare tutte le fasi di realizzazione del Piano. La prima fase sarà di carattere conoscitivo e sarà finalizzata ad acquisire e gestire tutte le informazioni derivanti dall’analisi dei luoghi, realizzando una mappatura degli immobili di proprietà comunale, edifici e spazi pubblici o di uso pubblico che presentano delle criticità. Questa fase sarà partecipata e coinvolgerà, attraverso i Laboratori Comunali per l’Accessibilità, i diversi settori dell’Amministrazione comunale, le associazioni e tutti i portatori di interesse che potranno implementare la mappatura, indicare priorità e urgenze e definire le priorità di intervento.
Al fine di affrontare in maniera sistemica gli interventi da intraprendere e garantire collaborazione tra i settori dell’Amministrazione comunale e tra il settore pubblico e il settore privato, il Comune di Lecce ha istituito la figura del Disability Manager – l’Architetto Francesca Rossi, figura interna all’Amministrazione – che dovrà svolgere un ruolo di raccordo, stimolo e promozione di una cultura dell’accessibilità, che lavorerà in sinergia con i settori dell’Amministrazione impegnati nelle azioni di pianificazione delle politiche, di progettazione degli interventi e di monitoraggio degli esiti e che si impegnerà a costruire reti all’interno e all’esterno del Comune, con un occhio attento alle associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. Non solo, il Disability Manager avrà il compito di controllare che ogni iniziativa, di carattere culturale, sportivo, ricreativo, aperta al pubblico e sostenuta dall’Amministrazione comunale abbia elevati standard di accessibilità e fruibilità.
Le risorse di partenza grazie alle quali avviare gli interventi ammonta a circa 400.000 euro, proventi rinvenienti dai ricavi di distribuzione dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas versati quest’anno per i tre anni precedenti da 2i Rete Gas.
Per gli anni a venire e fino al suo completamento al PEBA saranno garantiti circa 150.000 euro annui, sulle stesse risorse. Ad integrazione di quest’ultima disponibilità, saranno inoltre garantite circa 50.000 euro annui rinvenienti dalle multe che il codice della strada destina nell’art. 208 alla sicurezza delle fasce deboli.
“Siamo riusciti a recuperare delle risorse importanti che erano nella disponibilità dell’Ente – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – e che di fatto non sono mai state utilizzate dalla precedente Amministrazione. Questo è un tassello che si aggiunge a quelli già previsti, ricordo tra questi l’avviso pubblico per l’individuazione del Garante per la disabilità che partirà a giorni. Individuare la figura del Disability manager, nel nostro caso e contrariamente a quanto succede in altre realtà urbane, non rappresenta solo un’iniziativa simbolica giacché, prevedendo questa figura, abbiamo previsto delle risorse e un’organizzazione di ufficio che possano consentire a questa professionista, interna all’ente, di lavorare concretamente e in maniera operativa”.
“Migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini è un nostro dovere – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Delli Noci – proprio per questo sono certo che il PEBA sia uno strumento indispensabile per rendere Lecce una città di tutti e per tutti. Abbattere le barriere architettoniche, garantire la raggiungibilità dei luoghi pubblici e di uso pubblico significa eliminare ostacoli che rendono la vita di alcuni concittadini più complicata e qualche volta impossibile e significa rendere la nostra città una città più accogliente, più vivibile, una città inclusiva. La nostra attenzione nei confronti dell’accessibilità e della tutela dei diritti di tutti ci ha portato, al di là del PEBA, ad intercettare altre risorse per rendere accessibili dei Beni storici monumentali di grande rilievo. Attraverso il Progetto europeo “Cross the Gap” curato dall’Assessora Patrizia Guida che ringrazio, renderemo finalmente accessibili – con un finanziamento di circa 240.000 euro – la Chiesa di Sant’Irene, il Complesso conventuale dei Teatini, il Sedile, Palazzo Carafa, vale a dire l’Open Space e l’URP, il teatro Paisiello e l’ex Convento di Sant’Anna. Voglio ricordare che il Piano si costruirà in maniera partecipata, facendo tesoro anche delle buone idee e delle proposte raccolte negli anni, penso all’esperienza dell’associazione Movidabilia o al progetto “Un metro da te” di Silvano Vitale, già consigliere di questa amministrazione”.