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Le carte di Trump per mettere all’angolo Maduro: sanzioni sul petrolio e diserzione dell’esercito
Si fa sempre più forte la pressione degli Stati Uniti per mettere all’angolo Nicolas Maduro e costringerlo a lasciare il potere. Due sono le carte che Trump sta giocando per mettere K.O. il presidente venuezuelano: sanzioni sul petrolio e diserzione dell’esercito. Il petrolio è il tesoro del Venezuela, che ha le maggiori riserve di greggio al mondo, anche se la sua produzione è fortemente calata, negli ultimi anni, per mancanza di strutture di manutenzione. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni che vietano alla PDVSA, la compagnia petrolifera venezuelana, di commerciare con società statunitensi. Ha deciso, inoltre, di congelare i fondi all’estero. Le raffinerie Citgo, una società controllata che opera negli Stati Uniti, possono continuare a funzionare, ma le transazioni finanziarie devono essere effettuate attraverso un conto bancario bloccato. Juan Guaido, l’auto- proclamato presidente ed oppositore di Maduro, che intende traghettare il paese verso nuove elezione democratiche, ha annunciato che sta assumendo il controllo dei beni del Venezuela all’estero, per impedire al capo dello stato di sperperarli nel caso in cui lasciasse la presidenza. Il secondo pilastro che tiene ancora in vita il potere di Maduro e che l’opposizione interna e Washington stanno cercando di abbattere è l’esercito. John Bolton, un consigliere per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca, ha esortato le forze militari e di sicurezza ad accettare la transizione del potere “pacifica, democratica e costituzionale”. Juan Guaido ha offerto l’amnistia agli ufficiali e ai militari che accetteranno di sostenerlo. Grazie all’appoggio internazionale ricevuto, Guaido ha chiesto alla popolazione di manifestare mercoledì, “per chiedere alle forze armate di stare dalla parte del popolo” e dare , quindi, la spallata definitiva al rivale. Finora, Nicolas Maduro ha continuato ad essere inflessibile e respingere l’ultimatum di Stati Uniti e dei paesi europei. Lunedì scorso ha pronunciato una frase dai toni foschi e minacciosi: “Il sangue che può fluire in Venezuela sarà nelle tue mani, Donald Trump”. La tempesta è dietro l’angolo!