UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
La scimmia nuda balla…… non solo una canzonetta!
La canzone “Occidentalis Karma”, cantata da Francesco Gabbani, in compagnia di un ballerino travestito da scimmia non è un brano solo divertente ma anche ricco di messaggi. Il ritmo è travolgente e solo esaminando il testo si riescono a cogliere tutti gli spunti che offre. Cominciamo con la scimmia nuda che, naturalmente è l’Uomo, il termine deriva dal testo divulgativo, dal titolo omonimo, dell’etologo e zoologo americano Desmond Morris che, interessato alla sociobiologia umana, ha esaminato i vari comportamenti dell’Uomo, paragonandolo ad un scimmia priva di peli. Secondo l’autore è la pelle l’organo che distingue l’Uomo dagli altri Primati; la mancanza di peli, infatti, favorisce il contatto tra la madre e il bambino. Il libro, che risale al 1967, è stato un best seller nonostante la presenza di ipotesi sbagliate fra cui la teoria della savana per spiegare l’origine del bipedismo e la teoria della scimmia assassina. L’evoluzione “inciampa”, però, prosegue la canzone, perché il modello culturale dell’Uomo occidentale è pieno di contraddizioni e finisce, quindi, per entusiasmarsi a riti o tradizioni che non gli appartengono, come ad esempio, lo yoga e il Karma . Tutte pratiche a cui ricorre perchè, è in cerca di benessere psico – fisico e spiritualità. Per Morris quando l’Uomo si libera di tutte le sovrastrutture sociali è paragonabile all’uomo primitivo, tornando ad essere la scimmia nuda. Dulcis in fundo nella canzone si fa esplicito rifermento anche al “panta rei” (tutto scorre) di Eraclito, filosofo greco che, con questa frase, esprime il tema del divenire. Niente male, per una canzonetta!
Maria Giuffrida