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La Russia risponde con espulsioni alle sanzioni del Congresso Usa
La Russia annuncia, dopo l’approvazione dal parte del Congresso a Washington di sanzioni per presunte interferenze nelle presidenziali degli Stati Uniti, una prossima riduzione della presenza diplomatica degli USA nel paese.
Senza aspettare la firma di ratifica del presidente Trump. il ministero degli Esteri russo , come misura di ritorsione, ha chiesto a Washington di ridurre dal 1° settembre a 455 il numero dei dipendenti della sua ambasciata ed ha sospeso l’uso da parte della Ambasciata degli Stati Uniti di una residenza alla periferia la capitale russa .
L’ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca John Tefft “ha espresso il suo disappunto e protestato” dopo l’annuncio di queste misure”. Anche se non si conosce il numero dei diplomatici americani e personale di servizio attualmente in Russia, si ipotizza che la riduzione del personale degli Stati Uniti dovrebbe comportare la partenza di diverse centinaia di persone.
In un’intervista telefonica, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ha detto che queste misure sono state rese necessarie in seguito ad “una serie di azioni ostili da parte di Washington”tuttavia, ha proseguito, la Russia “resta pronta a normalizzare le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti ed a cooperare su importanti questioni dell’agenda internazionale”, a condizione che ci sia “rispetto reciproco”.