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La Regione Calabria pubblica un bando destinato agli enti del Terzo settore e agli enti ecclesiastici per la presentazione di progetti tesi a tutelare dal Covid operatori e detenuti nelle carceri calabresi
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Sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n.117 del 09/12/2020 è stato pubblicato l’Avviso pubblico per la selezione di soggetti del Terzo settore in qualità di partner per la co-progettazione degli interventi previsti nel Programma di Cassa delle Ammende per fronteggiare l’emergenza epidemiologia da Covid 19 a favore dei beneficiari provenienti dagli istituti penitenziari aventi sede sul territorio della Regione Calabria”.
Prima il reperimento dei finanziamenti, adesso la pubblicazione del bando. Va avanti il lavoro della Regione Calabria per contrastare l’avanzata del Coronavirus all’interno delle carceri calabresi.
L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale al Welfare, è stata realizzata dal dipartimento “Tutela della Salute e Servizi sociali e Socio-sanitari”, diretto da Francesco Bevere, grazie all’incessante impegno profuso dal Settore “Programmazione erogazione dei livelli essenziali di assistenza sociale, servizi sociali e sociosanitari, economia sociale e volontariato e sociali“, di cui è dirigente Saveria Cristiano.
La Regione, in un’ottica di coordinamento e sinergia operativa, d’intesa con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria, il Centro per la Giustizia Minorile e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna della Calabria, con questo bando intende promuovere una strategia condivisa di interventi per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi di inclusione dei soggetti in esecuzione penale. In particolare, tale obiettivo si rende ancor più indispensabile alla luce della attuale situazione emergenziale dovuta alla diffusione del Covid-19 che richiede interventi mirati negli istituti penitenziari, come sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle linee guida emanate il 15 marzo 2020, per arginare il rischio di trasmissione della malattia all’interno delle carceri e scongiurare un effetto amplificante sull’epidemia.
A seguito di queste circostanze è stato predisposto il Programma di intervento della Cassa delle Ammende per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 negli Istituti Penitenziari inviato alle Regioni e alle Province Autonome.
«L’avanzata del Covid-19 – sottolinea l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo – non ha risparmiato nessuno, specie negli ultimi mesi. Il virus, nonostante le precauzioni, è entrato anche negli istituti di pena, ponendo in serio pericolo l’incolumità dei detenuti come degli operatori carcerari, esposti al rischio del contagio. Da qui la necessità di misure di contrasto alla pandemia».
LE INIZIATIVE
Un impegno che si snoda attraverso una serie di passaggi, a iniziare dall’interlocuzione avviata con la Cassa delle ammende (l’ente istituito presso il ministero della Giustizia e finanziato con le somme percepite attraverso sanzioni disciplinari, pecuniarie o cauzioni), che ha portato a ottenere, per la Calabria, un finanziamento di 100mila euro. Quindi, dopo la sottoscrizione della convenzione, il via alla fase di programmazione, culminata adesso nell’avviso pubblico con il quale si sollecita la presentazione di progetti finalizzati a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 in ambito penitenziario.
L’AVVISO PUBBLICO
L’invito è rivolto a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, imprese sociali e cooperative sociali iscritte da almeno un anno alla data di scadenza dell’avviso ai Registri Regionali o Nazionali di riferimento e con esperienza almeno biennale nel settore. Possono anche partecipare agli enti riconosciuti dalle confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato Patti, Accordi o intese e che abbiano, altresì, maturato un’esperienza nell’ambito delle attività di cui allavviso di almeno due anni. E’ ammessa la partecipazione sia in forma singola o in forma associata mediante raggruppamenti temporanei di scopo (ATS) costituendi o costituiti. I soggetti siano essi singoli o componenti del raggruppamento devono avere almeno una sede operativa in Calabria.
Le aree territoriali interessate corrispondono ai Comuni sede degli istituti penitenziari e dell’Istituto penale per minorenni della Calabria, vale a dire Castrovillari, Catanzaro, Crotone, Cosenza, Locri, Laureana di Borrello, Paola, Palmi, Reggio Calabria, Rossano, Vibo Valentia, oltre quelle in cui trovino attuazione programmi individuali di persone in esecuzione penale esterna, ammesse a misure non detentive.
Tra le azioni previste figurano la collaborazione con gli istituti penitenziari e gli Uffici di esecuzione penale esterna per l’individuazione e la presa in carico dei destinatari che non dispongano di un domicilio idoneo; il raccordo con i servizi territoriali, pubblici e privati, sociali, sanitari e per il lavoro; la collocazione in soluzioni abitative indipendenti o di accoglienza; aiuti per il soddisfacimento dei bisogni primari, in collaborazione con i Servizi sociali territoriali.
È possibile presentare le domande da giorno 11/12/2020 alle ore 12:00 del giorno 21/12/2020. Si evidenzia che la domanda dovrà essere redatta secondo il format del file “ALLEGATO A _ISTANZA” su carta intestata dei soggetti partecipanti, nel rispetto dei criteri e delle modalità di cui all’avviso, disponibile sul portale istituzionale della Regione Calabria, nella sezione Sanità.
Di seguito il link all’avviso: https://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?20204