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La Pizza Fritta Napoletana sul tetto del mondo grazie a Carmela Iorio. Le dichiarazioni di Rosario Lopa
Carmela Iorio ha vinto il primo posto per la pizza fritta al “Pizza world cup 2019” o meglio il reale mondiale dei pizzaioli organizzato dalla famiglia Folliero composta da maestri pizzaioli e chef stellati.
La competizione si è svolta a Roma presso il Palacavicchi lo scorso 9 ottobre 2019 ed ha visto in gara più di 350 pizzaioli provenienti da Napoli e dal resto del mondo. Carmela Iorio era la numero 160, le batterie di gara erano 18.
Carmela Iorio gestisce l’omonima pizzeria di Melito, comune della provincia a Nord di Napoli. La famiglia Iorio svolge questa attività da ben tre generazioni. Carmela ha raccolto l’eredità del padre, Carmine noto maestro pizzaiolo purtroppo scomparso.
Per la pizzaiola è stata una grande soddisfazione, ma lo è stata anche per tutta Napoli e la Campania, come ha rilevato Rosario Lopa, portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Agroalimentare Alimentazione Ristorazione del mns.
“Vogliamo anche sottolineare – ha dichiarato Lopa – l’importanza della Pizza Fritta Napoletana per l’economia campana e partenopea in un momento così difficile nel quale è primario il rapporto di fiducia tra consumatore e produttore ed analizzando i fattori che fanno della pizza un elemento di qualità, possiamo anche dimostrare che le componenti di olio, pomodoro, fior di latte, cicoli e ricotta, cotte insieme vengono assorbite meglio e che si riesce a dare alla pizza fritta napoletana un aroma particolare.
La vittoria, di Carmela Iorio – continua Lopa – al Pizza World Cup 2019, evento prestigioso che si è svolta a Roma, organizzato dal Cav. Prof. Alfredo Folliero, presidente fondatore dell’ Unione Pizzaiuoli Tradizionali e Ristoratori, rappresenta il riconoscimento della maestria e bontà delle metodiche di preparazione ma deve essere anche un nuovo punto di partenza per predisporre la possibilità che le attività di formazione dei pizzaioli siano previste nelle discipline didattiche, per tutelarne la professionalità e salvaguardare le pizzerie storiche che rappresentano l’artigianalità del settore, tutto Napoletano. Raggiungendo una visione d’insieme più ampia sui comportamenti e i bisogni attuali propostoci dalla figura professionale dell’esercente pizzaiolo e dall’ operatore dipendente, per dare la possibilità a giovani interessati alla ristorazione di apprendere la professione del pizzaiolo e prepararli ad un inserimento nel tessuto sociale/economico della ristorazione stessa. Questa considerazione si è evidenziata maggiormente in relazione alle ricerche di opportunità di recupero, mirato e valido ad offrire una concreta risposta ad una richiesta specifica espressa nel settore turistico e ristorativi. Adesso bisognerà puntare alla valorizzazione della figura del pizzaiolo e alla concertazione con la filiera pizza. Grazie a Carmela Iorio per il suo spirito di abnegazione, ha fornito un nuovo e rinnovato entusiasmo ai tanti giovani pizzaioli, e per l’enorme bontà della sua Pizza Fritta. Onore al merito. Appena ci saranno le condizioni istituzionali, presenteremo il primo progetto di valorizzazione, promozione della Pizza Fritta Napoletana. Ed a questo devono corrispondere azioni di governo adeguate allo sforzo e all’impegno profuso dalle filiere produttive. Questo è/è sarà il nostro impegno”.