UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
La curcuma e i suoi tanti benefici
Originaria dell’India merita di essere conosciuta per le sue straordinarie proprietà, la curcuma è un rizoma, cioè un fusto sotterraneo, di colore arancione. Appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, come lo zenzero. Soprannominata lo Zafferano dell’India, contiene proteine, glucosio, vitamina C, fruttosio ma il suo principio attivo è la curcumina che facilita la digestione, coadiuva le funzioni fegato e svolge un’azione antiossidante perché contrasta l’invecchiamento cellulare.
Fra le molteplici proprietà è anche un potente antinfiammatorio e antidolorifico, efficace contro i dolori articolari e l’influenza; viene utilizzata per curare l’artrite, prevenire il diabete di tipo 2 e pare che agisca anche sul sistema nervoso aumentando, in particolare, la memoria. Una delle proprietà più conosciute è quella antitumorale; infatti, secondo una antica teoria tramandata da secoli ma confermata da nuove teorie mediche, la curcuma contrasterebbe ben otto tipi di tumore che colpiscono vari organi come il fegato, i polmoni, la prostata, la bocca, i reni, il colon e le mammelle. Abbassa, inoltre, il colesterolo perché favorisce lo smaltimento dei lipidi. Oltre a contrastare l’invecchiamento e l’insorgere di tumori, la curcuma ha proprietà cicatrizzanti, per cui applicando i rizomi sulle ferite ne viene velocizzata la guarigione e da un senso di sollievo.
Per godere dei suoi molteplici benefici bisogna consumarne da tre a cinque grammi al giorno associata a un po’ di olio d’oliva o di pepe nero per facilitare l’assorbimento e utilizzarla, a fine cottura, fresca o in polvere, per conservare i principi attivi. Se si desidera usarla per scopi terapeutici occorre assumere un integratore con le quantità di principio attivo consigliate.
Può essere inserita nell’alimentazione, in polvere, su risotti, pasta, gnocchi, zuppe, decotti, tisane e per preparare il Golden Milk uno squisito latte alla curcuma con olio di mandorle e miele; si può usare anche l’olio alla curcuma per condire verdure e insalate e gustarla sotto forma di caramelle per la tosse e il mal di gola. Arricchire, dunque, l’alimentazione con questa spezia versatile che vanta così tante proprietà benefiche non può che migliorare la qualità della vita.
La curcuma è controindicata in caso di patologie alle vie biliari, calcoli alla colecisti, biliari o se ci sono problemi nella coagulazione del sangue. In ogni caso non bisogna consumarne dosi eccessive.
Maria Giuffrida