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La Corea del Nord risponde alle sanzioni dell’ONU con il lancio di un altro missile
Si attendeva la risposta della Corea del Nord, dopo le sanzioni decise dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e , puntuale, è arrivata: Pyongyang ha lanciato un nuovo missile balistico che ha sorvolato il Giappone per inabissarsi , successivamente , in mare.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha annunciato una riunione di emergenza per venerdì pomeriggio.
Il Presidente americano Donald Trump non ha ancora rilasciato una dichiarazione, ma da Washington sono partite esortazioni verso la Cina, principale alleato e sostenitore economico di Pyongyang , ad intervenire direttamente su Pyongyang.
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha condannato il lancio del missile definendolo come una “minaccia per la pace” e ha chiesto “una risposta globale”.
Secondo il comando militare degli Stati Uniti , si sarebbe trattato di un missile a portata intermedia incapace di minacciare il continente americano o il territorio di Guam nel Pacifico, dove Washington ha installazioni strategiche militari.
Secondo il ministero della difesa sudcoreano, il missile probabilmente ha viaggiato 3.700 chilometri, raggiungendo un’altitudine massima di 770 km, prima di cadere nel Pacifico.
Questo è il “volo più lungo di uno dei loro missili balistici”, commenta Twitter Joseph Demsey, dell’International Institute for Strategic Studies. Ciò “mostra chiaramente che la Corea del Nord ha sufficiente portata ,m non necessariamente precisione , per attuare il progetto Guam».
Secondo Tokyo, il missile ha sorvolato l’isola giapponese di Hokkaido (nord del Giappone) ed è caduto circa 20 minuti più tardi nell’Oceano Pacifico , circa 2.000 chilometri dal Giappone.