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Italia e Interpol lanciano una nuova operazione contro la”Ndrangheta”
L’Italia e l’Interpol hanno lanciato mercoledì ,con una videoconferenza, il primo incontro del progetto I-Can (Interpol Cooperation against ‘Ndrangheta) , presentato il 30 gennaio scorso a Reggio Calabria.
Il programma, ideato dall’Italia insieme a Interpol, durerà tre anni con lo scopo di bloccare i tentativi della criminalità organizzata di infiltrarsi nell’economia legale ed impedire alla mafia di lucrare sfruttando le difficili conseguenze economiche create dalla pandemia di coronavirus.
Alle 14, ore italiane, i vertici delle Forze di polizia di 10 Paesi del mondo si sono collegati per dare il via al progetto. I lavori sono stati aperti dagli interventi di Stephen Kavanagh, direttore esecutivo servizi di Polizia Interpol e di Jürgen Stock, segretario generale dell’Interpol.
A Roma, nella sala riunioni della Direzione centrale della polizia criminale, dopo l’indirizzo di saluto del capo della Polizia Franco Gabrielli e gli interventi del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri, e del comandante generale della Guardia di finanza, Giuseppe Zafarana, il vice capo della Polizia Vittorio Rizzi ha illustrato il progetto.
Nel suo intervento il prefetto Gabrielli ha sottolineato “Abbiamo deciso di investire sulla cooperazione multilaterale di polizia per arricchire i nostri, sia pur consolidati ed efficaci rapporti bilaterali, scegliendo la più grande Agenzia internazionale di polizia, quale Interpol, perché siamo convinti dell’effetto moltiplicatore sulla sicurezza delle informazioni di polizia condivise tra quei Paesi più esposti al rischio ‘Ndrangheta, che come una piovra si insinua silente nei nostri tessuti sociali ed economici”.
“COVID-19, la pandemia più tragica e inattesa del mondo, potrebbe essere un’eccezionale opportunità per ‘Ndrangheta- e la criminalità organizzata in generale – di conquistare nuovi mercati e riciclaggio di denaro”.
La ‘Ndrangheta ha enormi riserve di liquidità, il che significa che può offrirle alle aziende che lottano per sopravvivere dopo la chiusura dell’economia a causa della diffusione del coronavirus, consentendo a l’organizzazione criminale di entrare nell’economia legale.
La ‘Ndrangheta è una minaccia invisibile e un pericoloso partner commerciale criminale ” , ha dichiarato il capo dell’Interpol Jürgen Stock.
“In questo modo, la loro cerchia si nutre in oltre 30 paesi. Dobbiamo agire e fermarla ora “, ha concluso Stock.
Al progetto I-CAN partecipano i seguenti 11 paesi: Australia, Argentina, Brasile, Francia, Canada, Colombia, Germania, Italia, Stati Uniti, Svizzera e Uruguay.
La ‘Ndrangheta, espressione della criminalità organizzata delle cosche calabresi, ha ormai superato la più famosa mafia siciliana di Cosa Nostra ed è diventata la più potente organizzazione mafiosa italiana, operante in tutto il mondo.