UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Insigne stende ancora il Milan ed il Napoli continua a volare
Riparte il campionato, dopo la sosta mondiale, ed il Napoli si riprende i riflettori superando il difficile scoglio del Milan di Montella che, magari avrà perso tutti gli scontri diretti con le più grandi, ma non è l’ultima arrivata e rappresenta sempre una squadra che esprime un buon calcio e piena di giocatori di qualità. Super Insigne , sempre più leader, sfoga le frustrazioni accumulate per colpa di Ventura, prende per mano la squadra sbloccando il risultato e sfornando una prestazione di grande spessore. Il folletto di Frattamaggiore mostra così, giorno per giorno, di esser diventato un calciatore maturo, pronto a caricarsi sulle proprie spalle il peso delle responsabilità che solo i grandi campioni sono capaci di sopportare. Ma il Napoli di questa stagione ha qualcosa di diverso rispetto agli anni passati: è cresciuto notevolmente dal punto di vista psicologico, è più cinico, meno narcisista, molto più pragmatico e questo le consente di portare a casa i tre punti anche in giornate in cui esprime un gioco meno brillante oppure qualche giocatore tira il fiato, insomma, ragiona da grande, come una capolista deve imparare a fare. Non che ieri il Milan abbia fatto chissà che, tutt’altro, i ragazzi di Sarri hanno menato la danza per 3/4 di partita , i rossoneri, tanto per intenderci, non hanno messo piede nell’area partenopea per tutto il primo tempo ed hanno segnato nei minuti di recupero nell’unico tiro serio inviato verso la porta difesa da un Reina che, forse per la troppa noia accumulata, si è fatto sorprendere ed impallinare. Gli azzurri, dunque, archiviano agevolmente anche la pratica Milan e tengono a distanza le avversarie, Roma su tutte che ,dopo la falsa partenza di campionato, si aggiudica il derby con la Lazio e continua a macinare vittorie su vittorie rimanendo in scia degli azzurri . In testa alla classifica si continua ad andare a velocità supersonica a dimostrazione di un campionato spaccato in due con quattro, cinque squadra di livello superiore ed il resto della truppa di livello molto inferiore e costretto a fare da comprimario. Non si era mai vista una squadra che in 13 gare ,nonostante abbia accumulato 35 punti sui 39 a disposizione, abbia ancora le avversarie con il fato sul collo. Per vincere lo scudetto quest’anno occorre davvero compiere un impresa.
D.G.