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Iniziativa Club Unesco e Consolidal a Catanzaro per uno sviluppo sostenibile attraverso l’arte della seta
Il Club per l’Unesco in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Consolidal, Sezione di Catanzaro e la Rete Museale Regionale Calabria hanno elaborato un grande progetto che si realizza sotto forma di mostra, non solo retrospettiva, ma propulsiva, configurandosi come punto di partenza e non di arrivo, consapevoli che l’arte della seta a Catanzaro è uno dei punti di forza, tra passato e presente, su cui il capoluogo regionale deve investire consapevolmente per il proprio futuro. Pertanto, non una semplice mostra, ma l’avvio di varie iniziative per creare, facendo rivivere l’antica arte della seta, uno sviluppo sostenibile del territorio.
La mostra, che rappresenta l’evento propulsivo dell’iniziativa, sarà inaugurata martedì 11 aprile alle ore 17,30, si terrà presso la Nuova Area Museale “Ex Stac” in Piazza Matteotti, così come l’intera mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 15 maggio. Prenderanno parte, oltre agli organizzatori, tra cui la vicepresidente nazionale Unesco e presidente della Sezione locale della Consolidal, arch. Teresa Gualtieri, il presidente della Rete Museale Regionale Sergio Basile, il presidente nazionale Consolidal avv. Rosario Chiriano, il vicepresidente nazionale Consolidal avv. Antonio Nania, il segretario nazionale Consolidal avv. Luigi Bulotta. Parteciperà il presidente della Regione Mario Oliverio, il primo cittadino Sergio Abramo, S.E. il prefetto Luisa Latella e il presidente della Provincia Enzo Bruno. Attraverso la Mostra sull’Arte della Seta si intendono perseguire varie finalità di interesse sociale:
-far conoscere una tradizione di eccellenza attraverso l’esposizione di antichi damaschi, paramenti sacri e manufatti vari di seta: un passato luminoso nel quale le tessiture dei territori calabresi erano conosciute in Europa;
-accendere una “scintilla” per sollecitare anche le istituzioni a programmare la ripresa di un’attività produttiva che possiede la forza di una importante tradizione storica, consentendo la formazione di operatori per la produzione e designers; un progetto di filiera della tessitura (dal baco alla seta), che si fondi sul percorso storico, per generare occupazione di qualità e contribuire alla ricostruzione di un’identità perduta.
Saranno inoltre poste in mostra alcune tessiture non calabresi per consentire confronti tra arti seriche e stimolare relazioni future: l’arte della seta di San Leucio con la straordinaria partecipazione del Real Museo del Belvedere, e l’arte della seta in Cina, nell’ambito del Decennio Internazionale Unesco per l’Avvicinamento delle Culture, per favorire anche una riflessione sulla costruzione del dialogo e dell’integrazione attraverso la conoscenza dell’arte e dei siti eccellenti del mondo, Patrimonio dell’Umanità.