UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Il mondo del calcio e la nuova “Super Bega”
Breve storia triste: dodici squadre di calcio, tra le più importanti d’Europa, alcune di queste indebitate fino al collo, una mattina decidono che, per risolvere velocemente i loro problemi finanziari, non c’è altra soluzione che creare un giocattolo cucito a loro misura, finanziato da una banca americana (Jp Morgan) e riservato a pochi eletti. Ma sbagliano grossolanamente i conti perchè non calcolano la reazione rabbiosa del governo calcistico europeo, del mondo politico, delle singole federazioni nazionali e dei tifosi, mai così uniti nel condannare questa iniziativa secessionista.
All’ Uefa non va di essere detronizzata dal giorno alla notte con un golpe organizzato da un gruppetto di Giuda, dopo che, per anni, hanno fruito di desco e cibarie. La politica, naturalmente, non tollera che vengano prese iniziative a sua insaputa, soprattutto in un mondo che muove migliaia di miliardi di euro e dollari. I tifosi infine, mal digeriscono l’idea che un nuovo campionato, meglio ancora, lo sport più seguito ed amato sulla terra sia dall’oggi al domani, finanziato e probabilmente controllato da una banca americana, quella JP Morgan che, solo pochi mesi fa, è stata costretta a pagare una multa da 920 milioni di dollari , dopo aver ammesso di aver commesso pratiche illegali, cioè la manipolazione dei mercati di metalli preziosi e dei titoli del Tesoro.
Il calcio, gia da qualche anno ha cambiato pelle, non ha più nulla di romantico: sono sparite quelle figure di presidenti innamorati del pallone e dei colori sociali, che si lanciavano nell’avventura calcistica a costo di dilapidare il proprio patrimonio economico, il loro posto è stato preso da magnati dell’industria, emiri, insomma gente con patrimoni multimiliardari che potrebbero fare concorrenza agli stati. Questa megatorta piena di dollari ha dato e continua a dare da mangiare ad una massa di persone sempre più avide: calciatori, procuratori, dirigenti sportivi, televisioni, giornalisti ed anche tifo organizzato, una marea di gente che ha fatto di questo sport una macchina stampa soldi.
Questo nuovo progetto altro non è che la logica evoluzione di ciò che, ormai, è diventato il calcio, cioè uno spettacolo a sfondo calcistico. Le dodici società, in un mix di superbia e disperazione, hanno sbagliato tempi e modalità nel far decollare questo progetto, hanno sottovalutato la naturale reazione di chi da sempre detiene le chiavi della cassaforte calcistica e sono miseramente implosi. Di fronte al palese fallimento hanno chiesto scusa a tutti, con il capo chino, ammettendo le loro colpe. Il presidente dell’Uefa Ceferin, con rassicurante sorriso, ha spalancato le braccia e detto ai clubs golpisti, come nella serie televisiva “Gomorra”: “Viene a te Piglià ‘o Perdono”. La realtà è sicuramente un’altra, la faida non finirà qui, prepariamoci al peggio.