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I successi di “Giuseppi” e degli “incompetenti”
La proposta avanzata ieri dalla Presidentessa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che prevede per i paesi colpiti da COVID-19, un aiuto di 750 miliardi di euro, con la quota più consistente tra i i paesi membri, di 170 miliardi per l’Italia, rappresenta un colpo vincente messo a segno dal nostro paese ed ascrivibile, senza margini di dubbio , all’instancabile azione diplomatica messa in campo da settimane dal premier Conte.
Ciò che, però, bisogna riconoscere a Conte ed a questo governo, non è solo quest’ultimo risultato ma è l’aver creato in Europa e nel mondo un clima diverso, un crescente atteggiamento di rispetto verso il nostro paese, cosa che non si riscontrava da moltissimo tempo.
Conte in soli due anni, da quando è stato nominato premier, è riuscito a scalare montagne ai più invalicabili, ha dovuto subire da subito, l’ironia di politica e stampa che, con superbia, lo ha deriso sin dal primo giorno in cui si è insediato a Palazzo Chigi: definito “marionetta in mano ai 5Stelle ed a Salvini, non ha mai replicato alle provocazioni in modo scomposto, sia in Italia che in Europa, ma reagito con educazione e fermezza, facendo intendere ai suoi avversari, giorno per giorno, di che pasta fosse fatto.
Il primo a comprendere la “dura scorza” dell’avvocato pugliese è stato proprio Salvini che, provando a scalzarlo dalla poltrona più alta del governo, ne è uscito con le ossa rotte. Ma la vera magia Conte l’ha fatta conquistando, da emerito sconosciuto, un crescente credito tra i leader del mondo e con lui anche il nostro paese.
Quanti bocconi amari la nostra povera Italia ha dovuto ingoiare negli ultimi anni per colpa di una certa politica e di certi politicanti: come dimenticare il viso attonito degli europarlamentari dopo che Berlusconi defini Kapo’ il tedesco Schulz, la figuraccia di Salvini che, accusato di non partecipare mai ai lavori parlamentari, in piena assemblea di Strasburgo venne etichettato “fannullone” dal Belga Tarabella, ed il sorriso ironico consumato alle spalle di Berlusconi ad opera di Sarkosy e della Merkel, in una conferenza stampa che umiliò l’Italia, oppure le parole dell’ex presidente dell’UE, Junker che ci apostrofò come sfaticati e corrotti e così via potremmo continuare con decine di episodi frutto di un crescente isolamento europeo del nostro paese e una continua perdita di peso politico a livello globale.
A Conte e questo governo di ” giovani incompetenti” bisogna riconoscere un cambio di passo, una rottura con questo triste passato ed un lenta ma progressiva riconquista di rispetto che ha portato ad un mutato atteggiamento di molti leader europei nei nostri confronti : il buon “Giuseppi” con i suoi modi gentili, garbati, sempre eleganti e mai scomposti è riuscito pian piano a conquistare la simpatia del burbero Trump, tra un babà ed una sfogliatella a Napoli, dell’ostico vicino di casa francese Macron, con qualche inchino e baciamano galante la benevolenza della Merkel ma , soprattutto, grazie ad un incessante e serio lavoro è riuscito a guadagnarsi una certa dote di stima e fiducia nel panorama internazionale.
Le pubbliche scuse fatte dall’Europa all’Italia, per bocca della Von der Leyen, in seguito alla vicenda coronavirus, e la valanga di euro promessi all’Italia non sono frutto solo del caso, perchè l’Europa non regala mai niente, ma è il risultato di un atteggiamento ed un clima che sta cambiando nei nostri confronti, frutto di una maggiore considerazione e questo va ascritto grazie, anche, alla capacità del nostro premier e del nostro governo di aver saputo tessere rapporti miglori con i nostri paesi alleati.
Non bisogna dimenticare, anche, l’umile e silenzioso lavoro che da mesi sta portando avanti quel regazzottto, tal Di Maio, leader di quella banda di incompetenti prestati alla politica ed “ex “bibitaro”, che in questi durissimi mesi di pandemia è riuscito a portare a casa, nonostante la spietata concorrenza degli altri paesi ed uno scenario da guerra di 007, mascherine e materiale sanitario da mezzo mondo, ricevendo aiuti dalla Cina, Russia, USA, Cuba, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi, Norvegia, Germania, Albania ecc. ecc., una lista lunghissima di solidarietà come mai era successo nelle recente storia del nostro paese.
E, quindi, pensando a questi piccoli successi, mi viene da pensare a come sarebbe andata a finire se alla guida del nostro paese ci fossero stati rappresentanti politici invisi a gente come la Von der Leyen, la Merkel, Macron, lo spagnolo Sanchez, a paesi come la Cina e ci saremmo dovuti accontentare della benevolenza ed alleanza di politici come l’olandese Rutte, l’ungherese Orban o l’austriaco Kurz. God save the Italy!