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Fratel Biagio, missionario laico palermitano, giunge a Bruxelles a piedi per incontrare i parlamentari europei
Fratel Biagio, un missionario laico di Palermo, è arrivato a Bruxelles per parlare alle istituzioni europee di diritti umani e di migranti, dopo oltre 1.500 chilometri percorsi a piedi.
Era partito da Palermo con il traghetto per Genova, poi è andato a piedi a Milano e dopo a Berna. E ancora, percorrendo alcuni tratti della Germania è arrivato in Francia, a Strasburgo, dove ha incontrato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, prima di andare nella sede Ue di Lussemburgo. Infine, dopo 116 giorni in cui ha affrontato, freddo, pioggia, vento è arrivato a Bruxelles dove è stato accolto in un convento francescano. Ha camminato con i sandali e si è ustionati i piedi dal freddo. Ora si riposerà qualche giorno prima di incontrare gli europarlamentari.
“Tutti hanno diritto a mangiare, ad avere una casa, un lavoro; vale per ogni emarginato, emigrante, immigrato, profugo, persona”, si legge nella lettera che Biagio ha consegnato al presidente Sassoli e tradotta in sette lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, polacco, romeno, greco).
In questo lungo cammino fratel Biagio Conte si è incontrato con vescovi, sacerdoti, emigranti italiani, politici, gruppi di preghiere, tanti cittadini di vari paesi.
Fratel Biagio, nato a Palermo, nel maggio 1990 decide di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi.Torna quindi a Palermo per salutare i familiari, con l’intenzione di trasferirsi in Africa come missionario, ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea. In un primo momento è attivo nel portare conforto ai senzatetto della stazione di Palermo per i quali si batte attraverso diverse proteste ed un digiuno, grazie al quale ottiene l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all’interno dei quali fonda nel 1993 la “Missione di Speranza e Carità”, che oggi accoglie più di oltre 1.100 persone in difficoltà, provenienti da ogni parte del mondo.