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Europei U21: con la Repubblica Ceca arriva per gli azzurrini una sconfitta che fa male
Come annunciato alla vigilia, Di Biagio presenta alcune novità rispetto al match con la Danimarca: in difesa fuori Caldara e Barreca e spazio a Ferrari e Calabria, mentre in cabina di regia Cataldi prende il posto di Gagliardini. Il quarto volto nuovo è quello di Alberto Grassi, chiamato a fare le veci di capitan Benassi. In avanti confermato il tridente Berardi-Petagna-Bernardeschi.
Sotto gli occhi del presidente federale Carlo Tavecchio e del direttore generale Michele Uva, l’Italia parte bene e all’11’ sfiora il vantaggio con Bernardeschi, che sull’inserimento di Pellegrini chiama alla respinta Zima. E’ un’altra partita rispetto a quella di domenica, con la Danimarca a difesa dello 0-0 e chiusa a riccio nella propria metà campo. La Repubblica Ceca è consapevole di avere i mezzi per spaventare la difesa azzurra e la sua stellina, Patrik Schick, è un cliente scomodo per Rugani e compagni. E’ proprio da uno scivolone del difensore della Juventus che nasce al 24’ la rete del vantaggio dei cechi, con Travnik che si accentra e lascia partire un destro che Donnarumma riesce solo a sfiorare.
Subito il gol arriva puntuale la reazione degli Azzurrini, che guadagnano campo e sfiorano per due volte il pareggio con una violenta punizione di Berardi e con un diagonale mancino di Petagna che lambisce il palo. Nella ripresa Di Biagio decide di giocarsi la carta Chiesa, che rileva Grassi, e con le quattro punte l’Italia si rende ancora pericolosa con Bernardeschi e Berardi, ma il portiere ceco si fa trovare pronto. Il gol è nell’aria e il pareggio arriva al 70’ con Berardi, che lanciato a rete calcia addosso a Zima, ma è reattivo sulla respinta e di testa insacca a porta vuota. Si scatena Federico Chiesa, che per due volte mette Petagna in condizione di segnare il 2-1, ma l’attaccante dell’Atalanta prima non arriva sul pallone per una questione di centimetri e poi manda alto il pallonetto a tu per tu con Zima. Il copione del match sembra scritto, con l’Italia alla ricerca della vittoria e la Repubblica Ceca alle corde. Ma nel finale arriva l’uno due che non ti aspetti: al 79’ Havlik di destro chiude una veloce ripartenza trovando l’angolino alle spalle di Donnarumma e sei minuti più tardi è Luftner con un bolide dalla distanza a fissare il risultato sul 3-1.
“Abbiamo sofferto il loro pressing nel primo tempo – sottolinea Di Biagio – e non eravamo veloci come volevamo. Siamo rientrati bene in partita e potevamo anche vincerla, ma non abbiamo tenuto l’ordine giusto per portare a casa la vittoria. Ora dobbiamo recuperare le energie, questa sconfitta complica la situazione ma non è ancora tutto finito”. Sabato a Cracovia passa l’ultimo treno per la qualificazione.