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Esplode la violenza a Gerusalemme e Cisgiordania, morti 3 palestinesi e 3 coloni israeliani
Tre palestinesi uccisi e centinaia di feriti: questo il tragico bilancio, dopo la preghiera del venerdì, durante gli scontri avvenuti a Gerusalemme est e nella Cisgiordania occupata, dove un palestinese, in serata ha fatto una strage , uccidendo tra israeliani in una colonia.
L’aggressore palestinese, si è introdotto in una casa , nel villaggio di Neve Tsuf, a nord ovest di Ramallah, uccidendo con un coltello tre civili israeliani , ferendone un quarto prima di essere , a sua volta , ferito dai proiettili sparati da un vicino di casa , che aveva sentito le urla disperate delle vittime.
Il massacro di questa famiglia è avvenuto al termine di una giornata di scontri mortali tra le forze di sicurezza israeliane e manifestanti palestinesi.
Le tensioni sono andate crescendo dopo l’attentato che ha provocato la morte di due poliziotti israeliani il 14 luglio nella città vecchia di Gerusalemme e la decisione di Israele di installare metal-detector agli ingressi del sito, il terzo luogo più sacro dell’Islam, misura che ha fatto infuriare i palestinesi.
Il presidente Abu Mazen , ha annunciato che congelerà i contatti con Israele fino a quando tali misure non saranno cancellate.
Le proteste, dopo essere iniziate a Gerusalemme Est, si sono allargate nella Cisgiordania occupata ; gli scontri più violenti si sono verificati vicino a Ramallah, e Hebron, nel sud del territorio palestinese dove l’esercito ha risposto alla sassaiola con mezzi antisommossa.