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Era il “buca pneumatici seriale” di Cava dei Tirreni, individuato dalla Polizia
Era diventato l’incubo di Cava dei Tirreni, una specie di “Jack lo Squartatore” di pneumatici, ma intorno M.B. , 50 anni, la Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava Dei Tirreni, ha stretto un cerchio investigativo che ha portato alla sua individuazione. Nei suoi confronti si è proceduto all’esecuzione dell’ordinanza applicativa di misura cautelare personale del divieto di dimora nel comune di Cava de’ Tirreni.
M.B., infatti, si è reso responsabile di numerosi danneggiamenti ad autovetture alle quali sono stati forati gli pneumatici a seguito di richieste estorsive di danaro non accolte e nella scelta delle vittime non risparmiava nessuno : conoscenti, negozianti, anche familiari, nonché amministratori pubblici di Cava de’ Tirreni, al “buca pneumatici seriale” non erano sfuggite nemmeno le autovetture del Sindaco ed il Vice-Sindaco della città . Gli investigatori hanno avviato un’articolata attività info-investigativa, raccogliendo anche numerose denunce di persone che avevano subito analoghi danneggiamenti alle loro auto, episodi inspiegabili per le vittime, che avevano creato un notevole allarme nella cittadinanza.
Gli elementi acquisiti dal Settore Anticrimine del Commissariato di Cava de’ Tirreni, anche attraverso la ricostruzione dei vari episodi delittuosi, l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia cittadine che private, e l’attività di riscontro, che consentiva di recuperare un grosso punteruolo usato per bucare gli pneumatici, convergevano tutti sul predetto M.B., il quale si era reso responsabile, tra cui: danneggiamento delle autovetture del sindaco e del vice-sindaco di Cava de’ tirreni per ritorsione circa favori chiesti e non ricevuti; danneggiamento nei confronti di imprenditori cavesi che non gli avevano procurato un lavoro; estorsioni nei confronti di vari commercianti cavesi per assicurarsi piccole somme di danaro; estorsioni nei confronti degli stessi suoi familiari sia per assicurarsi piccole somme di denaro e sia per indurli ad accettare accordi sui beni di famiglia.
Le attività effettuate venivano riferite all’Autorità Giudiziaria che riteneva il cinquantenne M.B. responsabile, in particolare, dei reati di danneggiamento con arma bianca, estorsioni e lesioni e gli applicava la misura cautelare personale del divieto di dimora nel comune di Cava de’ Tirreni, tesa ad evitare che lo stesso potesse continuare nella sua attività delittuosa seriale.
M.B. è stato, pertanto, accompagnato fuori dal comune di Cava de’ Tirreni.