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Elezioni GB: Theresa May perde la maggioranza
Il primo ministro britannico, Theresa May, esce con le ossa rotte dalla consultazione elettorale e, dopo aver perso la maggioranza parlamentare, fa precipitare il paese in una fase di incertezza, soprattutto in vista dei colloqui per la Brexit.
Le conseguenze di questo voto si sono subito viste in borsa: la sterlina è scesa bruscamente per i timori che la leader dei conservatori non sarà in grado di formare un governo e potrebbe anche essere costretta a ritirarsi dopo una campagna travagliata oscurata da due attacchi terroristici.
Con una manciata di seggi ancora da scrutinare , i conservatori dovrebbero conquistare 319 seggi, in calo da 331 nel 2015 lontano dai 326 che avrebbe dato loro la maggioranza e che li costringerà a cercare un’alleanza formale o informale per andare avanti.
I laburisti dovrebbero aumentare la loro quota da 229 a 260 posti a sedere, con la conseguenza di avere un Parlamento bloccato.
Il leader dell’opposizione di sinistra Jeremy Corbyn, il cui partito laburista è partito da 20 punti di distacco, ha esortato la May a dimettersi , dicendo che ha “perso voti, ha perso il sostegno e ha perso la fiducia”.
La mossa della May di portare in anticipo il paese alle urne per poter affrontare il negoziato con l’Europa in una posizione di maggiore forza si è rivelata, quindi, azzardata e fallimentare, esattamente il contrario delle aspettative, le prossime ore per la Premier saranno molto difficili.