UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Draghi alla ricerca dei numeri in Parlamento, adesso occorre l’appoggio degli incapaci
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Mario Draghi, messieur BCE, accetta con riserva l’incarico conferitogli dal presidente Mattarella di formare il cd. governo di “alto profilo” e tutti sono contenti.
Suonano le campane a festa di Borsa, Confindustria, banche, giornali e politici, il governo degli incapaci è stato asfaltato e buttato giù.
Matteo Renzi, dopo aver per giorni ha tenuto sotto scacco la politica italiana e preteso che i partiti di maggioranza discutessero con lui e con il suo sparuto gruppo di deputati e senatori solo ed esclusivamente di programmi, non avendo alcun problema personalennei confronti del premier Conte, improvvisamente offre il suo appoggio pieno ed incondizionato a Draghi senza conoscere un nome dell’ipotetica squadra di governo ed un rigo dell’eventuale programma.
E, sembra incredibile, adesso il senatore di Rignano lancia agli altri partiti un appello alla responsabilità!
Ma le stranezze di questo paese non finiscono qui: la quasi unanimità di giornalisti, politologi ed opinionisti vari che per mesi hanno vomitato verso i rappresentanti politici del M5Stelle, una valanga di insulti nelle televisioni, sui giornali ed in qualunque posto potessero aprire bocca, adesso pretendono che si puliscano velocemente il viso dagli schizzi di feci ricevuti, indossino il vestitino nuovo di responsabili ma trasformisti, tanto per non perdere il vizio di criticarli, e dall’alto della loro incapacità, sostengano un governo lontano mille miglia dalle loro idee.
Il tentativo di Mario Draghi di formare un nuovo governo, con buona probabilità, andrà a buon fine, il drammatico momento ormai impone questa soluzione, il governo dei dotti e capaci prenderà forma, si accollerà l’onore ed onere di disegnare l’Italia del futuro e di spendere i 200 e passa miliardi donati e prestati dall’Europa. Ciò che più intristisce, però, è quella sensazione di vedere il popolo ai margini di tutto, ridotto a semplice spettatore.