UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Disuguaglianze nel mondo: l’1% più ricco possiede più del 99% della popolazione
Bastanno pochi numeri per far naufragare milioni di parole di politici , tecnici e teorie economiche: l’82% della ricchezza creata l’anno scorso nel mondo è finita nelle mani dell’ 1% della popolazione del pianeta, in pratica l’1% possiede più del restante 99% della popolazione. Questi i risultati che emergono dal rapportodell’ ONG Oxfam sulla disuguaglianza nel mondo presentato al World Economic Forum (WEF) a Davos e che non lasciano spazio a dubbi sul fallimento del nostro sistema economico , un sistema che fa aumentare i profitti delle aziende e dei loro ricchi investitori basato, però, sullo sfruttamento delle persone ed a scapito del loro benessere. Secondo il rapporto di Oxfam, 3,7 miliardi di persone, pari al 50% della popolazione mondiale, non hanno ottenuto il minimo profitto dalla crescita globale lo scorso anno, mentre l’1% più ricco ha intascato 82%. Dal 2010, cioè poco dopo l’inizio della crisi nel 2008, mentre i vari governi cercavano di arginare la crisi con manovre economiche lacrime e sangue sulle spalle dei cittadini, la ricchezza di questa “élite economica” è aumentata in media del 13% all’anno, con un picco raggiunto tra marzo 2016 e Marzo 2017. Non finiscono qui i dati sconcertanti: dal rapporto emerge inoltre che i 2/3 della ricchezza dei piu’ facoltosi miliardi del mondo non e’ frutto del loro lavoro ma e’ ereditato o e’ frutto di rendita monopolistica ovvero il risultato di rapporti clientelari. In un sondaggio che ha visto coinvolte 70 mila persone in 10 paesi di 5 continenti, due terzi degli intervistati hanno dichiarato che è “urgente” affrontare “il divario tra ricchi e poveri. Il sondaggio è stato condotto in India, Nigeria, Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Sudafrica, Spagna, Marocco, Paesi Bassi e Danimarca.