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Dino Giarrusso (M5S) in visita nelle fabbriche Eurallumina ed ex Alcoa (Sardegna):«Porterò le vostre istanze in Europa»
Non è solo una pacca sulla spalla o una stretta di mano, l’incontro tra Dino Giarrusso e l’operaio sardo Antonello Pirotto – avvenuto oggi presso la storica fabbrica Eurallumina di Portovesme – è un’intesa sul futuro della Sardegna; è un’unione d’intenti per parlare di un’Isola che «troppo a lungo è stata trascurata – sottolinea il candidato M5S alle elezioni europee Giarrusso, durante la sua visita in azienda con le tute verdi – e che attende di far ripartire la filiera dell’alluminio, per consentire a centinaia di operai al centro di una mobilitazione costante, di vivere un presente più sereno».
La lite avvenuta in tv, tra l’operaio del Sulcis – storico promotore delle battaglie a sostegno dei lavoratori – e Giarrusso, è ormai storia vecchia, da quando il candidato alle europee del Movimento 5 Stelle ha stretto i rapporti con Pirotto per «ascoltare le istanze di questa terra troppo spesso abbandonata, colpita da una crisi industriale che mortifica il futuro di centinaia di lavoratori. Una regione – spiega l’ex iena – trascurata a tal punto da essere l’unica italiana non metanizzata. Dunque non si può dimenticare quest’unicità della Sardegna che ha bisogno di ascolto, comprensione e di tutele speciali. L’Europa non può ignorarlo».
Le istanze avanzate dalle tute verdi del Sulcis sono state ascoltate dal candidato Giarrusso che durante il tour in corso in Sardegna ha incontrato anche gli operai dell’ex Alcoa, secondo storico anello di una filiera, quella dell’alluminio, che nel Sulcis è al momento ferma al palo. L’Eurallumina aspetta di ripartire dal 2009, mentre l’Alcoa è chiusa dal 2012, con i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione da dieci anni, con sogni e speranze chiusi nel cassetto.I
Fonte: Annalisa Andolina