La Johns Hopkins University ha registrato, mercoledì 25 novembre, il superamento di 60 milioni di casi, precisamente 60.186.902 infezioni e 1.417.319 morti da quando il virus è emerso per la prima volta nella città cinese di Wuhan a dicembre.

Gli Stati Uniti continuano ad essere i più colpiti dalla malattia, con oltre 261.000 morti e oltre 12,7 milioni di casi, seguiti dall’India con 9,2 milioni di casi, dal Brasile con 6,1 milioni e dalla Francia con 2,2 milioni. 

Circa 38,4 milioni di persone in tutto il mondo sono guarite dalla malattia. 

Continua la corsa degli scienziati per la creazione del vaccino contro il coronavirus. Il produttore farmaceutico statunitense Pfizer e la società biotecnologica tedesca BioNTech la scorsa settimana hanno affermato che il loro vaccino contro il coronavirus è efficace al 95%, aggiornando una stima precedente del 90%.

Il loro annuncio è arrivato pochi giorni dopo che la compagnia farmaceutica americana Moderna ha dichiarato che il proprio colpo era efficace al 94,5%.

“Ora c’è una vera speranza che i vaccini, in combinazione con altre misure di salute pubblica collaudate, contribuiranno a porre fine alla pandemia”, ha detto il direttore generale dell’OMS Tedros Ghebreyesus in un webinar con la stampa. 

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