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Coronavirus: Calabria, Lombardia e Piemonte diventano zona Arancione, Liguria e Sicilia – ecco cosa cambia
Calabria, Lombardia e Piemonte diventano zona arancione. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che entrerà in vigore domenica 29 novembre e fino al 3 dicembre: dal 4 dicembre entrerà in vigore un nuovo Dpcm; entrano in zona gialla la Liguria e la Sicilia.
La decisione del governo è arrivata dopo tante ore di trattative e polemiche.
I dati parlavano da giorni di una situazione in miglioramento. Il quadro resta però, come indicato dal ministero, delicato, ed è necessaria cautela: la zona arancione indica infatti le zone a gravità «elevata».
Ecco le regole per la zona arancione
Spostamenti
– In zona arancione resta vietato uscire dal proprio Comune (se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità: per farlo, occorre l’autocertificazione.
– Ci si può muovere all’interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Dalle 22 alle 5 scatta il «coprifuoco»: si può uscire di casa solo per comprovate esigenze e da dichiarare nell’autocertificazione.
Smart working
– È consigliato il lavoro a distanza, quando possibile.
Inviti a casa
– Si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi.
Riaprono i negozi
– Riaprono i negozi: tutti, senza limitazioni (ovviamente nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi).
– Resta, per ora, lo stop durante le giornate festive e prefestive all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.
Scuole, riaprono le classi seconda e terza media
– Salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe.
– Nulla cambia per le scuole superiori: rimane attiva la didattica a distanza.
– Nulla cambia per le università: le attività formative e curriculari non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori.
Bar e ristoranti
– Non cambiano le regole per bar e ristoranti: è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.
Sport, eventi e musei
– Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali.
– Vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio.
– I musei restano chiusi.
Assemblee di condominio
– Le assemblee di condominio possono svolgersi in presenza quando non fosse possibile organizzarle in modalità a distanza.