Solenne cerimonia a Lungro (CS) per avviare i festeggiamenti per lo storico evento del primo centenario dell’istituzione della Eparchia.

Infatti, il 13 febbraio 1919, avvertendo la necessità di una autonomia ecclesiastica e venendo incontro, con paterna benevolenza alle richieste degli italo-albanesi, Papa Benedetto XV, con la Costituzione apostolica ”Catholici fideles”, istitui’ l’Eparchia di Lungro degli italo-albanesi dell’Italia continentale nominando primo Vescovo (ovvero Eparca) Mons.Giovanni Mele.

La Chiesa Cattolica Italo-albanese è una Chiesa in piena comunione con il Vescovo di Roma pur conservando strutture, tradizioni e liturgia propria.

L’attuale Eparca, Mons. Donato Oliverio, ha reso salda la tradizione bizantina e nello stesso tempo ha dato prova di unità tra cristiani di Occidente ed Oriente pur nella diversità di tradizioni e lingua.

L’Eparca e l’intera diocesi, naturalmente, hanno voluto ricordare solennemente la ricorrenza che ha visto la partecipazione del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione delle Chiese orientali, Ilir Meta, presidente della Repubblica di Albania, dei Vescovi di Calabria con in testa il presidente della Conferenza Episcopale Calabria, Mons.Vincenzo Bertolone, di Vescovi del resto d’ItalIa e delle Chiese di rito orientale.

Fra i laici non è mancata la presenza della Consolidal, associazione nazionale di promozione sociale, con sede a Catanzaro e con sezioni in varie regioni, che ispira la sua attività alla dottrina sociale della Chiesa.  La Consolidal è stata rappresentata dall’ avv. Antonio Nania, vice presidente nazionale e dall’ avv.Luigi Bulotta, segretario nazionale.

È stata questa di Lungro, ridente cittadina dell’entroterra cosentino, che è stato centro minerario di notevole importanza e che negli anni sessanta aveva raggiunto i 4722 abitanti, una delle solennità più grandi degli ultimi anni.

Ci dice l’avv.Nania che ha seguito tutta la funzione sacra: ” ho avuto dinanzi a me lo spettacolo suggestivo dello svolgimento della liturgia di San Giovanni Crisostomo, officiata intorno alla trapeza (altare). Il Vescovo celebrante con la mitra e il pastorale intrecciato con due serpentelli, è sempre stato accompagnato da un canto alternato al coro senza l’uso di strumenti musicali. Assistendo a questa bellissima funzione insomma si è avuta la sensazione di essere a Costantinopoli od Atene”.

Anche l’avv. Bulotta ha espresso grande soddisfazione e plauso per l’eccezionale cerimonia. ”Bisogna dare atto ed esprimere gratitudine immensa – ha affermato Bulotta – a mons. Oliverio, pastore attento e premuroso, che ha fortemente voluto questo significativo evento che rende palese una Chiesa in cammino unita dalla fede. Lungro -ha continuato- rappresenta il simbolo della unità dei cristiani, pur nella diversità ed è una testimonianza della concreta possibilità che si realizzi un cammino comune di tutti i cristiani, come fortemente voluto da Papa Francesco”.

Un centenario, dunque, importante per affermare la salvaguardia della lingua, delle tradizioni e della religione dei padri. Un modo per dimostrare, grazie anche all’ instancabile Mons. Oliverio, che sempre l’ integrazione è possibile e che gli altri non sono “altri” ma sono sempre nostri fratelli che pur usando un linguaggio diverso ci insegnano che amore, carità e fratellanza è un dono comune.

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