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Cava de’ Tirreni: sequestrata ingente quantità di botti illegali e arrestata una donna per furto aggravato
Con l’approssimarsi della festività dell’ultimo dell’anno, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni, nell’ambito del potenziamento delle attività finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati, in particolare alla detenzione di botti artigianali, a seguito di una capillare attività info-investigativa, hanno operato diversi interventi che portavano al sequestro di numerosi manufatti artigianali di tipo non pirotecnico.
In particolare in un noto circolo ricreativo ubicato nel centro cittadino metelliano, bene occultati all’interno di un calciobalilla, gli agenti rinvenivano oltre un centinaio di candelotti esplodenti di rudimentale fattura. Il titolare del circolo ricreativo, un 64enne cavese già noto alle forze di polizia, veniva deferito alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione di materiale esplodente.
Analogamente, nell’abitazione di un giovane cavese, venivano rinvenuti altri manufatti esplodenti di rudimentale fattura. Il giovane, che annovera diversi precedenti penali, anche in questo caso veniva denunciato per il reato di detenzione di materiale esplodente.
Tutto il materiale veniva posto sotto sequestro su disposizione all’Autorità Giudiziaria in attesa dell’eventuale distruzione.
Inoltre, nell’ambito della attività finalizzate al controllo del territorio, su segnalazione dei titolari di un supermercato del centro cittadino di Cava de’ Tirreni, gli agenti della Sezione Volanti del Commissariato traevano in arresto per furto aggravato una donna di 50 anni di origine pugliese, con precedenti penali specifici, la quale fingendosi una normale cliente, occultava all’interno della propria borsa quattro bottiglie di champagne di marca rinomata. Acquistati alcuni prodotti di modesto valore la donna pagava alle cassa l’importo della merce, tentando di eludere il controllo antitaccheggio. Pertanto, dopo le formalità di rito, l’arrestata veniva posta a disposizione della competente Autorità Giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo.