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Catanzaro: torna alla ribalta la diga sul Melito, interviene Antonio Chiefalo,coordinatore di Lega- Salvini premier
L’annosa vicenda della diga sul fiume Melito, da tempo oggetto delle lotte condotte con grande impegno da Grazioso Manno, presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, torna alla ribalta con la presa di posizione di Antonio Chiefalo, coordinatore del movimento Lega_Salvini premier.
La Diga sul fiume Melito è una grande opera incompiuta della Calabria, la più grande diga del Mezzogiorno, una delle più estese d’ Europa.
Si tratta di un progetto immenso, che avrebbe dovuto dar vita ad un invaso capace di fornire acqua potabile a mezzo milione di cittadini calabresi, produrre energia elettrica e costituire una meta turistica al pari di altri invasi artificiali in Calabria. Se ne parla da oltre cinquanta anni ed il progetto è stato finanziato già 30 anni fa con oltre 500 miliardi di vecchie lire. Sono passati tanti anni, sono stati spesi soldi pubblici per iniziare i lavori, di cui soltanto il 10% ad oggi sono stati completati, espropriare terreni e case. Un’opera caratterizzata da aspre, polemiche, inchieste giudiziarie della magistratura, problemi tecnici.
La diga sul Melito rappresenta, comunque e senza dubbio, un’importantissima opera che non solo porterà acqua alla Calabria centrale, ma offrirà tante possibilità di occupazione; per questo Manno si è sempre impegnato tenacemente in quella che lui ha definito “una battaglia di civiltà e legalità” per la realizzazione dell’invaso che sarebbe “un delitto” non portare a compimento visto che, oltretutto, l’opera ha tutte le caratteristiche previste dalla legge di stabilità per essere finanziata; infatti; a) la Diga è in stato di progettazione; b) il Consorzio ha la concessione di derivazione dell’acqua; c) l’opera è iscritta nella Banca dati della Pubblica Amministrazione.
Per raggiungere tale grande obiettivo, Manno, visto l’assurdo e assordante silenzio delle istituzioni e, in particolare, della Regione e del suo presidente, è arrivato, alcuni mesi fa, a manifestare davanti alla cittadella regionale e a un gesto estremo, cioè lo sciopero della fame, della parola e, sopratutto, la mancata assunzione di farmaci salvavita che ha destato molta preoccupazione e apprensione per le condizioni di salute del Presidente del Consorzio di Bonifica.
Dal mondo delle professioni, dei sindacati, associazioni, sindaci e anche dai dipendenti del Consorzio era stata evidenziata una forte situazione a rischio e un corale appello alle Istituzioni regionali, in primis al Governatore Oliverio, ad intervenire con sollecitudine con una iniziativa concreta.
In seguito a questa estrema forma di protesta, su espresso mandato del Governatore, si sono recati nella sede del Consorzio una delegazione regionale capeggiata dal Capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli, confermando il grande interesse del presidente e della Regione al rifinanziamento della diga sul Fiume Melito, affermando che la diga è un patrimonio della Calabria e serve a dare risposte concrete ad eventi estremi quali la siccità che ancora persiste.
Da allora, nonostante promesse,impegni e la costituzione di un tavolo tecnico, è tornato il silenzio e l’indifferenza.
Ora ritorna sull’argomento, con forza e determinazione il coordinatore catanzarese di Lega – Salvini premier, Antonio Chiefalo, del quale riportiamo la nota:
“”Dopo varie forze politiche, sindacali ed amministrative, anche noi inzuppiamo il biscotto? Anche noi si spara agli sconfitti? Giammai. Onore ai vinti o, almeno, nessun accanimento contro essi, ma una riflessione è doverosa.. I vinti sono gli apparati regionali a guida PD, sopraffatti da una “non gestione” che ha ingessato ogni cosa, e l’argomento “acqua” è sensibile. Già un anno addietro avemmo da ridire rispetto alla incomprensibile inerzia dell’ente regionale in riferimento alla incompiuta del piano strategico della “diga sul Melito”. Ebbene, in un anno nulla è accaduto. Un fermo immagine surreale che espone la Regione Calabria ad una responsabilità politica che l’elettorato non perdonerà allorquando finalmente si apriranno le consultazioni elettorali per il rinnovo degli organi regionali. Ma tant’è e a noi non resta che registrare un assoluto disinteresse di questo governo regionale all’iniziativa, la quale meritava di essere comunque scrutinata e casomai rigettata, ma non certo snobbata e pretermessa dall’agenda regionale per come è stato fatto. Lega non si eleva ad erogatore di moral suasion, prosegue Chiefalo, ma può affermare che sarà in prima linea nell’esame politico dell’intervento con la stessa forza con la quale oggi ratifica l’inefficienza del nostro governo regionale PD, incapace di assumere decisioni ed avviluppato com’è ad una ruggine e ad un decadimento, anche amministrativo, che non lascerebbe altra via se non una matura eutanasia che porti ad elezioni anticipate. La diga sul Melito, e le complessive tematiche relative alla politica degli invasi, deve essere esaminata al più presto. Questo peraltro è l’impegno assunto all’indomani della sua elezione alla Camera dei Deputati dal coordinatore regionale della Lega, Domenico Furgiuele, in occasione di un incontro con il Presidente del Consorzio di Bonifica “Ionio catanzarese”. L’acqua è una risorsa assoluta, conclude la nota, ed è semplicemente inaccettabile il disinteresse serbato verso essa.””
Ora ci aspettiamo le risposte delle Istituzioni preposte, con la speranza che cessino il silenzio, l’indifferenza e la malapolitica, che fino ad ora hanno caratterizzato l’iter di questa importantissima opera.
Luigi Bulotta