Catanzaro: massiccia mobilitazione degli agricoltori organizzata da Coldiretti contro l’immobilismo della Regione

 Catanzaro: massiccia mobilitazione degli agricoltori organizzata da Coldiretti contro l’immobilismo della Regione

 

Una enorme folla, tutta in magliette e cappelli gialli, con almeno 80 trattori e 107 pullman e altri mezzi, provenienti da tutta la Calabria, è arrivata ieri a Catanzaro, riempendo progressivamente fin dalle prime ore del mattino, il piazzale della Cittadella, sede della Regione, per la manifestazione indetta dalla Coldiretti calabrese. Vi hanno aderito, secondo quanto reso noto dal presidente regionale dell’associazione, Pietro Molinaro, 112 amministrazioni locali, tra le quali la Provincia di Crotone e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Una vera e propria mobilitazione degli agricoltori di tutta la regione che hanno occupato simbolicamente e in modo del tutto pacifico la piazza della “Cittadella” per chiedere al governatore Mario Oliverio un deciso e tempestivo cambio di registro nella gestione delle politiche agricole, al momento caratterizzate da immobilismo.

«Siamo qui – ha dichiarato Molinaro – per suonare la sveglia al presidente della Regione, Mario Oliverio, affinché si sblocchi il freno che rallenta l’azione della Giunta». Sul palco da cui ha parlato Molinaro è stata installata una grande sveglia che suona forte per alcuni minuti. Molinaro ribadisce «vogliamo far capire al presidente Oliverio che non è possibile avere ritmi così lenti nel governo della Regione».

 

«Il giallo – ha continuato Molinaro – è il colore della nostra passione, del nostro orgoglio, del nostro impegno, del nostro lavoro, di quanti amano questa terra e non si rassegnano a vederla relegata in coda a tutte le classifiche

Hanno aderito alla mobilitazione della Coldiretti anche parlamentari e consiglieri regionali, alcuni dei quali della maggioranza Pd-centrosinistra che pure governa la Regione, la cui presenza denota una certa distanza con l’azione della Giunta Oliverio. Sostegno all’iniziativa è arrivato dalla senatrice di Mdp Doris Lo Moro, dal deputato del Pd Nicodemo Oliverio, nonché dai consiglieri regionali di centrosinistra Mimmo Bevacqua, Franco Sergio, Carlo Guccione, Flora Sculco e Arturo Bova e dell’opposizione Wanda Ferro, Mimmo Tallini e Mario Magno. Ha fatto pervenire un messaggio anche il presidente del consiglio regionale Nicola Irto, del Pd, che comunque si è detto certo che la Regione saprà ascoltare le rivendicazioni e le istanze del mondo agricolo delle quali la Coldiretti si è fatta carico e interprete.

 

«Adesso bisogna accelerare, correre, lavorare giorno e notte, fare scelte e investire nelle cose in cui si credono», osserva Molinaro rivolgendosi al presidente della Regione, una Regione – continua – «ancora immobile nella gestione e nell’uso dei fondi europei. A oggi non c’è purtroppo alcun decreto che ha finanziato un progetto o un’idea di un giovane e in generale di un agricoltore, e ci sono migliaia di pratiche ferme negli uffici regionali: questo dipende da tanti fattori, dalla burocrazia, dalla mancanza di semplificazione amministrativa, ma Oliverio non può sempre giustificarsi e prendersela con la burocrazia, perché è lui che la governa, è lui che sceglie i direttori generali…».

Molinaro si scatena e parla ininterrottamente: «Abbiamo sentito solo promesse e slogan elettorali ma ora siamo stanchi di questa situazione. Stanchi di un bilancio regionale che all’agricoltura destina appena 5 milioni, stanchi dell’abbandono in cui sono stati relegati i Consorzi di Bonifica, stanchi di sprechi e di doppioni come l’Arcea, l’ente pagatore, che costa milioni di euro all’anno per fare le stesse cose che fa – meglio – l’Agea. Siamo stanchi – ribadisce – di vedere i nostri giovani emigrare, stanchi di non vedere una strategia a livello regionale che proietti la Calabria in un futuro competitivo, stanchi di sentire alibi per non investire come quello della presenza della ‘ndrangheta: la ‘ndrangheta c’è anche in Lombardia ma io vorrei tanto essere un agricoltore lombardo… Ci vuole una visione politica che purtroppo non vediamo, e non bastano più i riti dell’ascolto. Anche l’assenza di un assessore autorevole è un fattore penalizzante perché sarebbe la figura giusta, come quella di un ministro degli Esteri, per coniugare le politiche nazionali ed europee con quelle regionali». Molinaro incalza “Noi non siamo nemici di Oliverio, siamo la sua sveglia, chiediamo di vestirsi anche lui di giallo, del colore della Coldiretti, che è quello della Calabria vera, della Calabria che lavora nella legalità, nell’etica, con il massimo impegno”.

La folla applaude insistentemente e con grande calore mentre Molinaro parla toccando temi scottanti e di grande importanza, fino alla fine del suo intervento che conclude dicendo “non ci sono forconi, non ci sono minacce: “Oliverio, stai sereno, no problem”. Quello che vogliamo è che questi ultimi due anni e mezzo di legislatura regionale non passino nella speranza di qualcosa che non arriva mai”.

Un fragoroso applauso finale, unitamente ad assordante suono dei clacson dei trattori in sosta lungo le strade della Cittadella, conclude l’imponente manifestazione.

Ora si aspettano le risposte della politica, nella speranza che si inverta veramente rotta.

 

L.B.

 

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